Ad Atene, la sera, con Ulrike camminavamo parlando a bassa voce. La gente che incrociavamo aveva scolpiti sulla faccia e negli occhi l’uso precedente della faccia e degli occhi, potevi chiaramente capire che avevano urlato, che si erano disperati, e noi, quasi per non disturbare la quiete ritrovata, incrociandoli, ce ne stavamo zitti. Il nostro paese è cresciuto senza perturbazioni e ora invece ne ha una massiccia in petto, e no, proprio non riesce a comprenderne la natura. Io capivo quanto c’eravamo dentro, e Ulrike più di me, ma poi le ripetevo che in economia è impossibile essere nudi e cordiali come lo siamo noi la notte, sotto lo stadio di Atene. L’economia non è mai nuda ha sempre giacche e gradi e palazzi e non è mai cordiale nel senso di come lo siamo noi. Non conosce la bellezza dell’amore, ed è anche giusto così. Il mondo procede per contrasti quindi se Dio è amore, l’economia non può esserlo. E il punto più morbido di questo discorso è un bacio. La sera è una pozza scura, e noi proviamo ad illuminarla, lo so è impossibile, ma voi non conoscete Ulrike. La sua volontà non conosce muri, e la sua libertà non ha inquilini. Non dobbiamo pagare la pigione all’Europa, si ostina a dire, io bacio e sto zitto. Ho smesso di credere da tempo, sì, siamo giovani, ma per cosa? Per urlare e spaccare? Ci annunciano regole e posture, noi ci rifiutiamo, scendiamo in piazza, ma la realtà è diversa, i conti non tornano mai, soprattutto perché abbiamo sperperato. E giù manganelli. Sulla faccia, sugli occhi, sulle braccia. Ulrike balla, io corro, e per adesso l’abbiam scampata, nessuna parte del nostro corpo è stata a posto per i colpi della polizia. No, non c’è una posizione desiderata, e non so nemmeno quanto ancora staremo qui, la stringo, le dico aspettiamo, ma lei si rialza, e come se dovesse asciugarsi la faccia dice: Questo paese sembra la casa di un altro. In questo modo non ci facciamo del bene, replico. Ma è un errore. Ne consegue una discussione che sottrae tempo agli abbracci, e le idee, per carità, dovrebbero sempre venire dopo i sentimenti.