Archivio mensile:dicembre 2012

vadi, venghi, eschi, facci, batti, dichi

paolo_villaggioL’uomo divenuto situazione e aggettivo, grazie alla sua maschera, Paolo Villaggio, troppo raffinato per prendersi sul serio come scrittattore, non ha mai avuto il fisico del vanto come il suo amico Vittorio Gassman, ma la riflessività che dona la pinguedine, tirandosi dietro una indolenza balcanica, il risultato è che tra la faccia e la maschera (il ragionier Ugo Fantozzi matricola 7829/bis) c’è l’Italia. Continua a leggere

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Totti re-wind

o_roma_totti-3088903Quando ormai sembrava essere diventato una star della pubblicità è arrivato Zeman a regalargli un tempo supplementare, così Francesco Totti ha conosciuto una nuova giovinezza. È dimagrito, corre, recupera ma soprattutto si diverte, non solo a lanciare i compagni, a scambiare velocemente o a smarcarli e di tacco, ma a fare gol. E prima di Zeman, era stata Rosella Sensi a fargli un contratto fino al 2014, scommettendo al buio, su un campione che sembrava avere più futuro in tv che in campo, con la moglie Ilary Blasi i giornali si divertivano ad immaginarli in una riedizione di casa Vianello per l’intimità familiare esibita in diversi spot. A vederlo ora il ragazzo che non si è mai tolto la maglia della Roma e l’ha pagata in termini di carriera non certo economici, per fare il Re a Trigoria si è perso il Real Madrid e forse anche qualche squadra inglese, biglietto aereo, partite di Champions e sicuro Pallone d’Oro. Continua a leggere

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Bad load

DAVID ROWLANDLa colpa di Big Thomas era enorme, più grande dell’Ohio, e stava tutta nel suo fucile. Aveva anche un cappotto, ma quello, non c’entrava, era innocente con diversi testimoni: giacche, tre a voler essere precisi, certo consunte e di discutibile fattura, ma si sa i testimoni vanno presi senza fare storie, quindi andiamo avanti. A tradirlo era stato proprio il peso, ora voi a vedere la sua foto sui giornali avreste detto ma come un uomo così: grande e grosso che non sa portare un peso? Ecco, il punto era proprio questo, no, non quello che state pensando e che i giornali ci son stati dietro per settimana: quanto pesa la colpa? Continua a leggere

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Boiling Point Alone

Eli and David (2005-06), from Lucian Freud Portraits at the National Portrait Gallery.Mi chiamo Frederick Manaus e non sono uno di voi. Anche se provate non lo sarò mai, il perché ve lo dice la mia biografia, per quei pochi che non la conoscono, per tutti gli altri, basta il mio nome. Ci sono migliaia di articoli su me e Clinton, no non il marito di Hillary ed ex presidente Usa, ma il mio cane, che qui vedete rappresentato da Lucian, dopo molte insistenze, sue, ovvio. Perché ho chiamato il mio cane Clinton? Devo spiegarvelo? Potete arrivarci da soli. Fate uno sforzo, ecco, sì per quello, visto? Era semplice. Ora torniamo a noi, sono un ex tennista e la cosa non mi annoia, non ho aperto una fondazione per bambini orfani o poveri, me ne guarderei bene, non ho mai fatto beneficenza in vita mia, e quando ho regalato qualcosa non l’ho prima confessato in conferenza stampa, non faccio commenti sui tornei che ho vinto meno ancora su quelli che la stampa chiama i miei eredi, io non ho eredi, non sono uno di voi, pensavo fosse chiaro il concetto. Continua a leggere

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Bearzot, prière d’insérer

Enzo BearzotUn patriarca da famiglia contadina: una sola parola, una sola faccia, un solo sguardo, intorno il silenzio. Enzo Bearzot, sergente del calcio passato per il Carso, schivo come Ermanno Olmi, imponente e lapidario come Rigoni Stern. Un difensore, un allenatore, timido, ruvido, che badava al sodo, che faceva del rispetto dell’altro – prima della vittoria – una religione. Il naso schiacciato da pugile, la pipa di sbieco, l’aria di chi non vede l’ora di andarsene, il maglione a girocollo da cantautore francese avvitato attorno al suo fisico da chiodo. Era stato con Rocco, piaceva a Brera e Pertini, aveva inventato Cabrini, resuscitato Paolo Rossi, fatto da padre a Bergomi e Conti, aveva portato l’osteria su un DC9 e nella notte di Madrid. Spiritoso, distaccato, burbero, mai cialtrone, mai fuori posto in quei due stati bugiardi che sono vittoria e sconfitta. Continua a leggere

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