Un fosso tutto intorno a me

72La meta è una invenzione di chi aveva bisogno di una fine, per me il gioco è diverso, c’è un fosso tutto intorno, appartengo a quelli che vanno per il gusto di farlo, di quelli senza esibizione: scivoliamo sotto i ponti, guardiamo la torre Eiffel come punto di sponda dalla finestra di un amore che è di altri, Parigi senza regole, nessuna certezza se non quella di andare e tornare, appunto, con il sospetto di avere poco in comune persino con l’acqua che ci portiamo sotto i piedi, quella di un fiume che non ci piace: per quanto sangue ha visto, e un vecchio PlayBoy come unico specchio, nella nostra mezzanotte senza capodanno, nonostante le cronache mondane ci accreditano come presenti, noi non ci siam mai stati alle loro feste, abbiamo avuto una familiarità femminile fuori dalle abbondanze immobiliari e dal cattivo gusto, perché lungo il fiume si impara a sopportare tutto: dal freddo Polo Nord all’assenza di lei ma non si perde lo stile, è un gioco di condanne che forse capirebbe un teatrante, che conosce il viaggio e la routine ed ha imparato la circolarità di un testo, e anche il suo tradimento; perché poi guadagnarsi oblio e denaro richiedono la stessa applicazione, nella totalità di tempo che per brevità chiamiamo vita: per alcuni sembra una cosa fatta di proposito, pianificata: arrivi, cresci, ci metti entusiasmo e punti dritto alla meta, e se nulla accade ci arrivi col concorso di quelli che hai intorno; una coincidenza di intenti, basta adeguarsi, tenere la direzione indicata e andare, andare, andare, oppure no, ostinarsi ad evidenziare la sproporzione, mettersi a contare quello che manca, esplicitare l’indecisione, e allora avrete lo stallo, ed ad alta voce ci saranno tutti quelli che pretendono la rivincita perché vi invidiano lo sperpero del tempo, perché avere indovinato la solitudine sarà per sempre una colpa, potete giurarci, e di tanto amore non saprete che farvene, di tanta volontà di amare che sentirete intorno non vi resterà che l’esperienza di averla toccata, aver riconosciuto un sentimento preciso: indicato dai più per approssimazione, ricercato con comica persistenza e con scarsi risultati, di tutto questo resterà solo una seconda fotografia, quella che appenderete proprio nel lato che si incastra con la torre Eiffel quando discendendo la Senna, prima del ponte S, guarderete per abitudine dal suo lato, perché ogni imbarcazione è uno stato d’animo in movimento, e dietro si lascia un amore inconsistente,

Photo elpuercoespín

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