Paul Gibson, era il fondatore del “First Day”, un settimanale eccezionale: fatto completamente di storie false. La ricetta era: articoli brevi per balle grossissime. Falsi scoop, interviste rigorosamente di fantasia a sconosciuti messi in posti chiave e trasformati in potenti, ritratti di uomini e donne che stavano per sfondare con idee bizzarre, tipo la confezionatrice di aerei da guerra, il pittore dell’infedeltà, il muezzin che svisava blues, etc. Paul immaginava di tutto, raccontandolo con un tono serissimo, scrivendo editoriali su cose mai accadute, o facendo commentare l’assurdo a esperti che uscivano dalla sua immaginazione. La rivista vendeva bene e spesso nessuno notava la differenza con le altre. Quando le copie scavalcarono le riviste “vere”, disse: «Sono vivo fin quando non ho una casa di proprietà e dirigo un giornale il cui scopo principale è disertare la verità».
Mmmmmmm, “interviste rigorosamente di fantasia a sconosciuti messi in posti chiave e trasformati in potenti, ecc”.Tutta roba vera insomma. Grande Marchitell, come al solito!