Dopo l’incidente a Gonzalo Higuain, il presidente Aurelio De Laurentiis oltre le numerose cause intentate a Comune, Provincia e Regione e quella contro la conformazione orografica dell’isola di Capri, ha chiamato il sindaco de Magistris e gli ha fatto la proposta: «inglobo il San Paolo in una clinica, che costruisco intorno, che ne dici? Il primo stadio-clinica del mondo». Il sindaco di Napoli che ama i grandi progetti e le sfide impossibili ha accettato dopo una giunta via Twitter e così sono cominciati i lavori. Il progetto è di Renzo Piano, e trasformerà il campo da gioco in un gigantesco cortile con vista, intorno: sui quattro lati, sorgeranno i grattacieli comunicanti che formeranno la grande clinica San Paolo-Dino De Laurentiis. «È un progetto entusiasmante» ha dichiarato l’architetto genovese, contento di tornare a Napoli a progettare dopo l’edificio costruito in gioventù al centro direzionale di Kenzo Tange. Ci saranno anche cinema, ristoranti, una terrazza con vista, un centro commerciale e soprattutto il museo Diego Armando Maradona. Non sarà solo un ospedale per vip, ci sarà anche una ala per i poveri, ha fatto sapere Aurelio De Laurentiis che per l’occasione ha anche rivelato (con un tweet) che era dai tempi di Guido Tersilli medico della mutua che sognava di girare per le corsie di un ospedale da padrone in camice bianco, ora: «Si – può – fare!» ha urlato in conferenza stampa come il Dottor Frederick Frankenstein interpretato da Gene Wilder nel famoso film di Mel Brooks, ovviamente in inglese: «It – could – work!». Il progetto è una rivoluzione sia per il calcio italiano che per quello internazionale, e solo le capacità, l’esperienza e la fantasia di Renzo Piano, in pochissimo tempo, hanno permesso al progetto di prendere forma e senza sbavature. Il Napoli sta giocando ad Avellino e Salerno, in attesa della realizzazione dell’opera, e nonostante i disagi è in testa al campionato. Intanto Higuain è stato messo sotto la tutela ed è seguito a vista dall’ex ministro Giovanardi. Mentre è partita la campagna di promozione della grande clinica San Paolo-Dino De Laurentiis: chi sottoscrive un abbonamento alla squadra ha diritto anche a un check up completo con una Tac in regalo, oltre al kit-higua, che comprende: maglietta-effigie con la ferita di Gonzalo Higuain, la sciarpa: “Mai più dei punti così”, mappa degli scogli pericolosi nel Mediterraneo, biglietto a/r Napoli Capri, set di garze e punti fai da te, minibottiglietta di acqua ossigenata oltre agli adesivi: “Sanità bastarda”, una foto di Higuain in costume adamitico, una di Lucia Fabiani vestita (esclusiva), cd di tanghi scritti da Apicella con traccia fantasma “Higuain querido” scritta e cantata da Massive Attack e Almamegretta. Che va a ruba, mentre tutto il resto di questa storia va a rilento, e quello che si è scritto non ha fatto meglio della chirurgia plastica: ora Higuain ha anche il culo di Shakira e le tette di Pamela Anderson, e segna più di Cavani. Anzi la sua storia al pari della grande intuizione del presidente di trasformare lo stadio in clinica, ha fatto il giro del mondo, solo con la caduta e la cattiva cucitura della sua pelle il calciatore argentino ha trovato la forza di rivelare la sua vera natura, e questo potete giurarci peserà sulla scelta dei giudici. De Laurentiis non se ne cura e oltre ad aver commissionato un documentario sulla sanità campana a Michael Moore e uno a Oliver Stone sulla carriera politica del presidente regione Caldoro, ha fatto girare a Neri Parenti i film: “Caduta a Capri”, “Pane amore e punti”, “Medicazione ad Anacapri” tutti con Christian De Sica nella parte dell’attaccante argentino Higuain e Sabrina Ferilli in quella dello scoglio. Ed ha poi acconsentito alla richiesta che veniva proprio dal calciatore: essere fatto a pezzi in un thriller con Gloria Guida commissario ed Edwige Fenech serial killer: “Lo spogliatoio assassino”, con regia di Dario Argento.