Archivio mensile:marzo 2015

Nuvolari rinasce come rinasce il ramarro

rossi-vettelDue ragazzi, due lessici dell’immaginazione diversi, stessa vittoria. Sebastian Vettel una vita da Schumacher: dai kart alla Formula uno; Valentino Rossi: patriarca delle moto. Il primo è il più giovane campione del mondo, il più giovane pilota in pole position e il più giovane vincitore di gran premio. Il secondo è alla fine dopo una carriera che lo ha visto attraversare categorie e piste, macinare avversari e moto, con la costanza dello stupore. Continua a leggere

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Dove parcheggiare la carriera di Tevez

Emiliano GulloDribbla con passo bailado De Maio e Bertolacci che non gli stanno dietro, oscilla sulla destra, si spinge veloce sul fondo dell’area genoana, sembra non avere spazio ragionevole per tirare ma lui è Carlos Tevez, quello che ci prova sempre, e colpisce di destro, con la consueta forza, il pallone si alza sotto la traversa e poi finisce in porta. Perin non può opporsi, come a Dortmund non poteva Roman Weidenfeller. Continua a leggere

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Via Paolo Fabbri 43

6Un po’ Domenico Modugno senza frac ma con lo zaino, un po’ Franzen con le Correzioni da fare alla squadra, un po’ Chandler senza tinte fosche, un po’ Scopigno più alto e con la barba ma stessa dimestichezza con il quotidiano, e un po’ anche Uomo Tigre che cammina solitario nella notte. Jürgen Klopp che se ne torna – triste y final – a casa, dopo la sconfitta di Champions del suo Borussia contro la Juventus. Continua a leggere

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I due allegri indiani

AVT_J-Rodolfo-Juan-RodolfoWilcock_6535Se la verità sulla letteratura italiana dovesse arrivare dalle raccolte dei giornali, dai loro allegati, dai corsi di scrittura, allora questa non vedrebbe mai la luce, e scrittori come Juan Rodolfo Wilcock rimarrebbero nascosti, dimenticati, sconosciuti. E, invece, Adelphi ripubblica il suo libro più bello: “I due allegri indiani”, e il singolare mondo dello scrittore argentino che scriveva in italiano, riemerge. La sua scrittura, unica, esce con prepotenza, e se si apre il libro, è impossibile non ascoltare la sua voce, piena di tonalità, brio, destrezza, fantasia. Continua a leggere

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Di che cosa parliamo quando parliamo di reality?

small_110504-164803_mi220704spe_0010In principio fu “Il grande Fratello”, poi il diluvio: isole, talpe, fattorie. In una riffa di prove estreme, mostre di corpi e cadute, prove e confessioni, reclutando attori, cantanti, guitti, atleti e gente comune, in una unica insalata di giungle e metropoli, cucine, capanne e sale da ballo, vivi, morti, boss, paure, segreti, manie, fobie, che riducono il mondo ad un unico grande condominio con la televisione che fa da portiere, cambiando solo lingua. Continua a leggere

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