La boxe non è mai stata un pranzo di gala. Lo sapevano Mao Tse-tung, Norman Mailer, Jack London. E per fortuna non hanno visto l’incontro del secolo: Floyd Mayweather contro Manny Pacquiao. Dei due pugili sapete quello che sanno i loro commercialisti: tutto, per questo non vi ripeterò l’elenco delle cose che erano state apparecchiate per questo incontro, di quello che era stato promesso ma solo di quello che non si è visto. Intorno al ring c’erano tutti quelli che ci dovevano essere e di fianco a loro un mucchio di tv, radio e giornali, mancava solo la boxe. Sappiamo tutti che Mayweather è un po’ più pugile di Pacquiao almeno secondo i canoni del pugilato prima che diventasse un programma del palinsesto notturno e ora l’attrazione di Radio Deejay, ma questo non lo mette in salvo dai tormenti della memoria di un incontro senza pugni. Se siam passati da Hemingway a Linus un motivo ci sarà. La boxe è sparita quando è cominciata la moltiplicazione delle categorie, e soprattutto quando ha smesso Mike Tyson – che non a caso si è definito un criminale, chiamando i due sfidanti: uomini d’affari – l’ultimo a portare la strada sul ring e
viceversa. L’unico assalto di vera boxe l’ho visto portare dalle tette di Beyoncé che si sporgevano selvagge dal suo vestito rosso – difesa bassissima – a colpire gli occhi di chi le guardava, il resto è stata boxe di sottrazione. Emanuela Audisio ha scritto: «Ha picchiato di più e meglio la mamma di Baltimora in cinque minuti che non i due pugili in mezz’ora. Ci voleva una magia per accendere il match del secolo, peccato che tutti i prestigiatori fossero impegnati in altri miracoli». Non bisogna promettere miracoli se poi non si è in grado di realizzarli o almeno di bordeggiarli, avrebbe detto il predicatore Foreman. Dio è sempre meglio lasciarlo fuori dagli sport. Las Vegas ha visto di meglio, per questo meritava di più. C’è persino chi è contento della strategia di Mayweather: un catenaccio dignitoso – in diversi hanno vinto delle Champions League, così – , e chi ritiene Pacquiao un grande pugile – figuriamoci c’è gente che si fa raccontare il derby Boca Juniors-River Plate da Baricco – . Entrambi sono stati aiutati dalla boxe, migliorati, portati non solo a un livello economico elevatissimo, salvati. Entrambi alla boxe hanno dato poco, tra l’istinto e il business plan, hanno scelto il secondo, per questo non appariranno nella foto di famiglia del grande pugilato.
Non ho visto l’incontro del secolo pero leggendoti mi rammarico solo per Beyoncé 🙂
Dovresti scrivere della mamma di Baltimora, penso ne verrebbe fuori un gran pezzo.
ho aggiunto la foto,
Ho apprezzato … 🙂