Archivio mensile:giugno 2015

Le cose ci sono, poi non ci sono più

roosvelt1Ci vuole del genio per rendere interessante la realtà, per questo Richard Ford ci riesce, per questo ha creato uno dei migliori personaggi della letteratura americana: Frank Bascombe, più che un alter ego, un’ombra che gli si allunga davanti, la sua parte scura o forse quella mediocre, ma di una mediocrità ammirevole, di una pavidità o prudenza che appartiene al tempo contemporaneo americano. È un gioco al ribasso per meglio guardare al tempo presente. Ford attraverso BascombeContinua a leggere

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L’eccezione Sarri

R600x__Maurizio_sarriÈ una addizione: ciclismo più calcio, Maurizio Sarri, l’allenatore che sale tutte le scale, che dalla seconda categoria l’ha fatta tutta la strada fino alla A – esordio con l’Empoli e stagione fantastica – e ora pare che sia il fortunato vincitore dell’eredità Benitez. Ha cinquantasei anni e a guardare le squadre allenate sembra una inchiesta sulla provincia italiana, la sua carriera, eppure, Sarri è un maestro, certo di minoranza e senza trofei, ma non gli si può dire che non abbia una storia e una lingua calcistica, che non sia un portatore di stupore. Continua a leggere

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Il destino nelle mani

GbQuando Bettega gli rispose che «alla Juventus le occasioni con mancano», era appena finita la finale di Champions League del 2003, Gigi Buffon stava nei corridoi dell’Old Trafford a fumare e chiedersi ad alta voce: Quando cazzo mi ricapita una finale di Champions? Quelle parole del dirigente juventino non bastarono, cadde in depressione, lui che girava con la maglietta di Superman, ed era sempre stato spavaldo in campo fin dal suo esordio in A col Parma a diciassette anni. Continua a leggere

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