Milano andata e ritorno / un giro di cavalli / con un ragionamento, sperimentale, sui pronomi / e le tibie / le tibie a disagio / che manifestano per la giusta pensione / c’erano anche calciatori così / e lui, articolato / pareva sostare e ascoltare quelle voci / e un sassofono donato ai poveri della stazione / se ne stava di lato / a catalogare per numero di sillabe e dribbling / Viola Beppe / centrattacco con due cappuccini e il colesterolo alto / frammento unico / stranamente fraterno / anche a quelli che giocano in difesa / esplorare la zona / senza drammaticità / traendo giudizi dai tabulati mentre si fa all’amore / senti come suonano / tutto un quaderno di note / che non sapeva ballare / senza mai chiedere / chiedere / nemmeno una volta / perdono. / Maglia larga / di quelle che illuminano sempre / tiro o cross / mimetizzato nell’altrui agonie / per dimenticare le sue / fuori dalla circolarità / dei pezzi e degli eventi / terza riga dal fondo / lo vedi lo stile / senza la soddisfazione d’aver ragione / nemmeno con una scritta / una scritta sul muro / da una mano elegante.
[…] come i panettoni difettati: troppo cotti, troppo crudi o con pioggia eccessiva di canditi. Era così Beppe Viola, entrato alla Rai nel 1961, dopo aver risposto negativamente alla domanda: “Lei è comunista?”; […]