Archivio mensile:dicembre 2015

Bill Murray: taxi, libri e stupore

Avevo pensato a una storia che aveva raccontato il governatore dell’Illinois: Bill Murray – politico suo malgrado, sognava di fare l’attore, famoso per il suo humour – ha anche provato a candidarsi due volte alle presidenziali ma è incappato in quell’avvocato di Chicago che ha sposato Michelle Obama. Il governatore Murray si trovava a Oakland, in California e doveva arrivare a Sausalito, per una convention sull’ambiente. Cercò un taxi e una volta salito a bordo fece quello che fa sempre e che ha raccontato nella sua biografia Groundhog Day chiese al tassista di raccontargli «una cosa bella» e quello senza pensarci su, gli disse che era un sassofonista ma non riusciva ad esercitarsi perché finiva per guidare 14 ore al giorno e arrivava sfinito a casa, ma che nonostante tutto continuava a sperare. Continua a leggere

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Marek “Hamlet” Hamsik

Ogni rigore sta tra un duello western e una opera teatrale, per questo è il gesto più studiato del calcio, e per questo «non esiste un rigore senza passato»,  come scrive Ben Lyttleton, autore del vangelo “Undici metri”, il libro da regalare a Marek “Hamlet” Hamsik per Natale. Ha due settimane per leggerlo, recuperare e acquisire i trucchi e le storie spalmate dal giornalista inglese in quattrocento pagine. Continua a leggere

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Biscardi ha vinto

Ci sono uomini e soprattutto donne che in tv durano una stagione, altri che invece diventano un genere. Aldo Biscardi compie ottant’anni e può guardare non tanto alle sue spalle, quanto davanti, sugli schermi, dicendo: «è successo l’impensabile». Il suo Processo – prendeva il nome da un giudizio di Gianni Rodari sul linguaggio del giornalista: «parla di calcio come a un processo» – Continua a leggere

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Mourinho, navigante

È capace di far vivere il caudillo e il cancelliere, il filosofo trasversale e modaiolo alla Zizek con l’uomo da spogliatoio, capobranco e vagabondo, più che un allenatore è l’ultimo erede della tradizione esplorativa portoghese: basta consegnargli una nave, assecondare il reclutamento degli uomini richiesti, e lasciargli il mare. Continua a leggere

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Riprendere i sensi

Piccolo e invisibile, Dries Mertens, passa tra i calciatori del Verona, serpeggiando. Trasformando la sua vocazione in pavloviana dimestichezza. Comincia da lontano, a ridosso del centrocampo, con una serie di scatti col pallone inchiodato ai piedi, riducendo i suoi marcatori: Bianchetti e Moras, in assonnati spettatori del suo passaggio con i compagni Helander e Checchin, il resto lo fa il portiere Coppola lasciandosi beffare dal suo tiro mancinissimo. Continua a leggere

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