Avevo pensato a una storia che aveva raccontato il governatore dell’Illinois: Bill Murray – politico suo malgrado, sognava di fare l’attore, famoso per il suo humour – ha anche provato a candidarsi due volte alle presidenziali ma è incappato in quell’avvocato di Chicago che ha sposato Michelle Obama. Il governatore Murray si trovava a Oakland, in California e doveva arrivare a Sausalito, per una convention sull’ambiente. Cercò un taxi e una volta salito a bordo fece quello che fa sempre e che ha raccontato nella sua biografia Groundhog Day chiese al tassista di raccontargli «una cosa bella» e quello senza pensarci su, gli disse che era un sassofonista ma non riusciva ad esercitarsi perché finiva per guidare 14 ore al giorno e arrivava sfinito a casa, ma che nonostante tutto continuava a sperare. Murray prima gli chiese se avesse il sassofono in auto, e saputo che era nel bagagliaio, gli fece accostare il taxi e prese il posto di guida, con il tassista “costretto” a suonare alle sue spalle, sul sedile posteriore. Il tassista non solo suonò per tutto il viaggio, diverse ore, ma anche quando si fermarono a mangiare in un posto per strada, non smise. Questa storia per me ha a che fare con lo stupore, penso che i libri debbano contenere questo tipo di sorprese: una cosa che faresti e te la ritrovi scritta, o una cosa che non faresti ma che leggendola vorresti farla o averla fatta. Però mi rendo conto che ancora non basta.
Bello.Molto bello e condivisibile.Poi pensando a Bill Murray chapeau grande attore e genio..
Me lo ricordo sempre in Lost in translation…sublime.
Grande Marco con queste tue genialate..
🙂