Archivio mensile:febbraio 2016

Sousa: navigante di campi

Quando gli danno del reincarnato, o del profeta in seconda, Paulo Sousa, risponde sempre allo stesso modo, scartando l’ombra lunga di José Mourinho con una smorfia e poi dicendo: «lui ha vinto tanto, io devo ancora cominciare». Intanto ha preso a vagare, le sue panchine sembrano incarichi da console: Inghilterra, Galles, Ungheria, Israele, Svizzera, e ora Italia. «Non mi sono fatto problemi ad allenare in campionati meno conosciuti. Continua a leggere

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Il volto di una divinità

Nel giornale di oggi

ho trovato una divinità

gioia improvvisa

che ha allontanato

la disperazione:

un volto di ragazza. Continua a leggere

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La lezione socio-calcistica di Benedetto Croce

Se era in privato – come insegnava proprio Berselli – che eravamo autorizzati a riconoscere che non potevamo non dirci liberali, ripetendo la lezione di Benedetto Croce: a lungo allenatore e padre calcistico del Napoli e della Nazionale; è sempre in privato, e con corredo di grosse quantità di ostriche, che si può ammettere simpatia per Silvio Berlusconi e riconoscergli anche pregi fuori dall’area di rigore, andando oltre i suoi numerosi gol in fuorigioco e le sue vittorie. Certo è un attaccante che tiene troppo il pallone, tanto che da ragazzo, lo chiamavano “Il Venezia”, almeno stando a quello che racconta Massimo Fini nella sua autobiografia – Una Vita –, che, però, nei momenti morti riesce a far ridere tutti, come con la storia della “culona inchiavabile”, che è la tipica battuta da campo, poi Barbara Spinelli negherà, Continua a leggere

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Il vizio gnostico

Umberto Eco aveva fornito vivaci anticorpi, sia in sede universitaria sia a livello popolare, grazie al metodo di passare al mixer la semiologia con la goliardia, e di disincarnare il testo mostrando la nudità del congegno, ma adesso viene spacciato per un idéologue della sinistra, e quindi anche successi iperpopolari come Il nome della rosa vengono osservati sotto un’altra luce, e lui sembra immusonirsi, come se non lo confortasse più nemmeno il calcolo delle royalty. Continua a leggere

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Umberto Eco: vite senza fine

Un gigante molle / di ferro, / una nave moderna / di terra, / santi, medioevo, tivù  / martelli, serrature, chiavi, / bullette, / disseminò con parsimonia / erudizione et ironia, / lungo un ineludibile / cammino, / nello sforzo di portare / Aristotele nei quiz, /  l’estetica / di Tommaso tra le sciure, / e funzionò / così bene / che ci credemmo tutti, / sintetizzammo il Pendolo, / accettammo la Rosa, / i draghi, i naufraghi e persino Mike / perdendoci / nel tempo / diario minimo / il suo passare / è stato una volata / immobile / in biblioteca, / vite / senza fine / al centro / del nostro / essere.

[il ritratto è di Tullio Pericoli]

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