Archivio mensile:giugno 2016

5 anni mexican

Oggi il blog compie cinque anni, non sono bravo con le ricorrenze, e raccontare un contenitore di mie parole con altre mie parole mi appariva volgare, per questo ho scelto quelle di un monologo di Raffaello Baldini – per me il più grande poeta del secondo Novecento italiano – uno che ad ogni rigo ha ironia da vendere. Questo pezzetto che vi copio è tratto da “La Fondazione” (Einaudi), che è l’ultimo monologo scritto da Baldini, morto nel 2005. A parlare è un personaggio eccentrico che colleziona le cose più assurde del passato, le raccoglie perché ha intenzione di mettere su una Fondazione per tenere viva la memoria “delle cose più sfuggenti e dei pensieri: non quelli dei poeti e dei filosofi, che tanto a questi ci pensano già i libri, ma quelli che vengono a tutti quanti in qualche momento della giornata, e sembrano tanto acuti, e poi spariscono nel flusso della vita”, per questo è nato il blog, Continua a leggere

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Maradona deve morire

– Adesso dice che non lo abbandona.

– Chi?

– Maradona a Messi.

– Perché dovrebbe lasciarlo solo?

– Mi prendi per il culo?

– No. Continua a leggere

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Argentina: generazione zero tituli

Il colonnello Lionel Messi, che promosse quattro finali e le perse tutte, segnò più gol di Batistuta ma non vinse mai una Copa America o un Mundial, che dribblò più calciatori di Maradona senza mai riuscire ad entrare nel cuore degli argentini, si è arreso, e con lui, si è arresa la sua generazione “zero tituli”: Higuain, Mascherano, Di Maria, Lavezzi, Aguero, Lamela, Biglia, Otamendi, Banega, l’escluso Tevez, giù giù fino alla panchina del Tata Martino. Continua a leggere

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Lo zio d’America

Per anni Bud Spencer è stato il nostro supereroe fatto in casa, una specie di Superman senza costume, autarchico e con la passione per la pasta, la cui kryptonite era Terence Hill che lo infastidiva ronzandogli intorno; e che picchiava con ironia il male che gli cadeva addosso: da Napoli al West, rendendo normale quello che era irreale. Continua a leggere

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Inghilterra – Islanda

Leali per crudeltà

gli islandesi

disposti al sacrificio

non a un semplice referendum

educano gli inglesi

ai criteri della ragionevolezza

calcistica del 4-4-2: Continua a leggere

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