A Lubiana una banda di contadini ha rubato una notte di sangue con il chiaro intento di seppellirla. Contiene: euforia di zingari, incendi e corpi mutilati, una campana che suona allarme, carcasse di vacche, cani arsi vivi che abbaiano ai cuori di chi sta dall’altra parte della valle, case abbattute, porte sfondate, paesi distrutti, sangue ovunque che sporca neve e pane di granturco. Di lato, lo spavento bambino di un vecchio, grasso che sembra disegnato: con una pancia da museo, in testa: un cappello di perfezione, ha visto uccidere tre figlie e rispettivi mariti, tutti appesi a una forca improvvisata, e lui, sotto a disperarsi, sperando che il cuore si spacchi, che la notte venga seppellita per sempre, e si trascini il suo corpo col carico di dolore. Chiede una fossa grande, dalla quale non si vedano le bugie del paradiso e una mandola per suonare la sua sventura.
foto di MariaVittoria Trovato