Per dimenticare il suo amore che si sposa, lo scrittore Arthur Less si mette in viaggio. Messico, Italia, Germania, Francia, Marocco, India e Giappone. Così Andrew Sean Greer, dopo un grande romanzo “Le confessioni di Max Tivoli” e due molto buoni “Storia di un matrimonio” e “Le vite impossibili di Greta Wells”, si perde. Smarrisce la sua capacità di stupire – fin dagli incipit delle storie precedenti –, l’eleganza delle descrizioni e la capacità di orchestrare trame come valzer, finendo per non sembrare più lui. Con “Less” (La nave di Teseo), Greer, gioca con quello che gli viene rimproverato nel libro: «essere un cattivo gay», e, provando a rimediare, diventa un cattivo scrittore; forse era meglio fare un racconto da orsacchiotto, e poi ripartire con un nuovo grande romanzo senza militanze o prove di. Continua a leggere →