Ammesso che gli lascino girare ancora film, ho un grande soggetto per Woody Allen: Una attrice ex moglie di Frank Sinatra torna dal cantante per chiedergli di far uccidere dalla mafia italoamericana uno dei più grandi registi di Hollywood, che incidentalmente è anche suo marito, la cui colpa è di essersi innamorato della sua figlia adottiva, della moglie (serve un grande flashback). La mafia italoamericana mai stata scema (si veda Gay Talese) rifiuta. Mentre l’attrice chiede questo che tecnicamente è un omicidio e/o pena spropositata, mostra solidarietà pubblica a un altro grande regista di Hollywood, che ha stuprato e prima drogato una ragazzina di 14 anni (condannato con regolare processo, eventualmente citare il verdetto o mostrare breve scena in tribunale, ovviamente usare Denzel Washington). 40 anni dopo quella attrice ritratterà questa solidarietà e continuerà ad infamare l’amore di suo marito – pienamente condiviso – per quella che era la sua figlia adottiva, non di entrambi. Aggiungere jazz, Kevin Spacey che fa Frank Sinatra e chiedere a Tarantino di fare l’altro regista, quello dello stupro. Vittoria a Cannes praticamente regalata.