Uruguay-Russia: Diego Godin, odisseo

Marinaio d’Ulisse di stanza a Montevideo

picchia Dzyuba per vendicare Trotsky

odiando i giochi avvilenti della gioventù

quando nel Mediterraneo non c’erano palloni

ma sirene e lampi e ciclopi

abbandonati per l’area di rigore

con passione morale e astuzia

desiderio d’essere Obdulio Varela

trinitari legami ed eucarestia brasiliana

spasmi che sgretolano pietre e attaccanti

euforia e stanchezza teatralizzano i movimenti

orchestrando aria ed emozioni

la vita sopravvissuta agli assalti e ai soprassalti

tragedia abiura o vittoria

metamorfosi della partita.

 

[illustrazione di Fabio Mingarelli]

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One thought on “Uruguay-Russia: Diego Godin, odisseo

  1. […] quando svisa d’esterno ne ricorda l’ombra, ma deve prendere ancora tanta pioggia. Mi piace Godin, perché di pioggia ne ha presa tanta e poi ricorda Obdulio Varela, è un carnicero col […]

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