Archivio mensile:ottobre 2019

Marieke Vervoort: biografia non scritta da Dio

«Ti addormenti lentamente e non ti svegli mai più». Marieke Vervoort, campionessa paralimpica belga, immaginava la propria morte come l’apertura di una scatola rossa dalla quale vengono liberate delle farfalle bianche, invece, le ceneri dovevano essere disperse sull’isola di Lanzarote, dove la lava incontra l’oceano, e dove le piaceva tornare prima delle gare e a capodanno quando tutti aspettano la mezzanotte mangiando dodici chicchi d’uva e poi liberando mille palloncini nell’aria. Continua a leggere

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Discorso “unico” su due piedi

La prima battuta è di Enrico Ghezzi, con la parificazione tra il tempo di gioco delle partite di calcio e la durata standard hollywoodiana dei film, ed è un cross per Carmelo Bene: che distrugge il cinema e salva le partite. Il resto è gioco, scambio da ping pong verbale parlando di calcio (perlopiù), tennis, basket, cinema e teatro. È il “Discorso su due piedi” tra Bene e Ghezzi che ventuno anni dopo torna in libreria con la Nave di Teseo (era uscito nel 1998 per Bompiani), rimanendo ancora valido, perché estremo e volutamente laterale, un magma di enunciazioni, diverse teorie, qualche teorema, tanti giudizi e frammenti di sport, e in mezzo: l’assolutezza di Carmelo Bene, la capacità di strologare sull’atto, in una esaltazione del racconto partendo dal gesto, scegliendo il brasiliano Romario come “immediato io”, Continua a leggere

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