Manu Chao – Me llaman calle, 60

Senza nome1. Nome completo: José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega. All’ufficio anagrafe di Parigi, i genitori quel giorno trovarono Anna Marchesini.
2. Figlio di esuli, scappati dalla Spagna per la dittatura di Franco, la sua fuga continua nella musica, cantando in tutte le lingue del mondo.
3. Il vero universalismo di Celentano, una sola esibizione con Prisencolinensinainciusol.
4. Manu Chao cantato da Sgalambro diventa uno dei segreti della vita come l’amaro benedettino.
5. L’ultimo concerto della gioventù prima dell’uccisione di Carlo Giuliani a Genova: ed era per i migranti.

6. Poteva farsi la statua, e invece si è smontato come un mobile Ikea e si monta all’occorrenza in strada, spiagge, voce per le prostitute.
7. Manu Chao sarà sempre una sera a bere tantissimo con Marco Mathieu, che mi racconta il tour con lui, tutte le cose che non si potevano scrivere nel libro, un libro che è esagerato e che Feltrinelli non ha più ristampato.
8. L’Ultimo barlume di difesa d’ufficio per Fiorella Mannoia come donna di sinistra, è mentre canta Clandestino.
9. La musica andina, che noia mortale. Manu è l’unico sudamericano – anche se acquisito – che invece di rompere le palle a chi ascolta – vedi Inti Illimani – rompe le palle di quelli che non lo ascoltano.
10. Musica di Manu Chao per gli asili, la vera riforma per la scuola pubblica mondiale.
11. L’inizio di una amicizia con Joe Strummer non poteva che essere allontanati dal servizio d’ordine cantando “I fought the law”.
12. Il doppio sogno in realtà non era quello di Arthur Schnitzler che impressionò Stanley Kubrick, ma l’apparizione di Joe Strummer che costrinse la Virgin giapponese a produrre il gruppo di Manu Chao.
13. Per strada ha cantato quello che l’Occidente aveva cercato di dimenticare. La vida es una tombola, soprattutto per vivere gli anni migliori: la più bella serenata eterosessuale tra due uomini.
14. La notte in cui diventò uomo fu in un locale a Mosca bevendo più vodka possibile. Un parametro lontano dagli standard del codice Murgia.
15. Canta nei bar di Barcellona, le comete che stanno lungo i marciapiedi stanche di amore sorridono, in pratica è “Bocca di Rosa” senza Dori Ghezzi.
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