Archivi tag: Adolfo Bioy Casares

Mi Buenos Aires querido

Tutta colpa di Edmondo De Amicis e del suo racconto “Dagli Appennini alle Ande”, dove c’era un ragazzo che aveva la mia età e il mio stesso nome e si imbarcava da Genova per Buenos Aires alla ricerca di sua madre. Sono cresciuto con De Amicis che, con i vaccini e la comunione, era tra le cose inevitabili – per fortuna –, anche se oggi fa pensare a Carlo Calenda e al suo aver recitato nello sceneggiato del nonno – Luigi Comencini – tratto dal libro “Cuore”. Continua a leggere

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Soriano: una specie di Balzac argentino

Diceva di essere nato con un gatto in attesa sulla porta, il padre che fumava in cortile, e Borges e Bioy Casares a pochi isolati da lui impegnati a creare storie allucinate di don Isidro Parodi. Era il suo modo di riassumente Mar del Plata nel ‘43. Poi aveva vissuto giocando a calcio, fumando, fuggendo e tirando pietre nelle finestre dei potenti, come un bambino, senza mai perdere il sorriso. Fece il giornalista, fu costretto all’esilio dal potere di Videla, scrisse libri che lessero tutti – dai ragazzini di Buenos Aires a Fidel Castro, Gabriel Garcia Marquez e Salman Rushdie passando per Maradona –, Continua a leggere

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Postcard

Dear Jorge Luis,

Alfonso Bioy Casares gave me your address. How’s Bustos Domecq? Don’t forget to send the copy of the first edition. Embrace Maria for me (and don’t be jealous). Here the Cairo’s photo, when you touch the camel.

Your,

Marco

[foto tratta dal libro “Atlas”]

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La soglia Balzac

Layout 1Trovo una perdita di tempo spiegare come uno scrittore abbia apparecchiato, apparecchia e apparecchierà le sue storie, come nascono i personaggi, che voleva dire, che cosa ha pensato, se ha sofferto o meno, se la sua è una confessione o se ha immaginato tutto, fare queste cose è come mettere le didascalie al romanzo, una sconfitta. È come chiedere a un ragazzo di venire accompagnato a scuola dai genitori, è umiliante. Però quando ti ritrovi una schiera di avvocati che non ha capito il tuo libro, fai uno sforzo. Per questo eccomi qua a cercare di raccontarvi che cosa ho combinato, per gli avvocati della FIGC, per l’allenatore della nazionale italiana al quale come recita la quarta di copertina e la fascetta scelta dal mio editore (Chiarelettere), è ispirata la vicenda del protagonista del mio libro “Per favore non dite niente”. Continua a leggere

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