Per chi conosceva la bellezza di salire le scale di uno stadio, e l’invasione degli occhi nel prato verde prima, negli schemi e nelle maglie dopo, “Febbre a 90°” rappresentò uno specchio: non c’era bisogno di tifare Arsenal, bastava persino la squadra di quartiere per riconoscere il percorso biografico dello scrittore tifoso Nick Hornby. Sono passati venti anni dall’uscita del libro, e i cambiamenti fuori e dentro il calcio sono stati enormi, più che nel ventennio precedente al libro, ma quello che rimane intatto è il cuore di quella storia (rimandato in libreria da Guanda con una prefazione dell’autore) pagine e pagine non sul gioco del calcio, o sui suoi protagonisti, che pure ci sono, ma sull’emozione generata dal calcio: che si fa religione, scadenza, ritmo di vita. Continua a leggere →