Archivi tag: Arsene Wenger

Higuain: un labirinto di passi per selciati alieni

Si potesse applicare la ragione al gioco, si arriverebbe a sapere perché un calciatore segna e ribalta: partite e stagioni, o non segna e delude. E di come l’improvvisazione prevalga sugli schemi, meglio riassunta da Manlio Scopigno in: «date la palla a Gigi Riva». In questa lunga storia dei gol di Gonzalo Higuain non c’è ragione – o forse sì, Continua a leggere

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Higuain, nove verticale

Higuain il doppio, adesso finalmente conosce se stesso. Dopo essere nato in Francia è cresciuto in Argentina; dopo aver giocato dietro le punte da ragazzo è diventato quell’autentico numero nove che macina gol, smentendo “illusioni, copiature e sbornie ideologiche sul falso nueve”, come ha scritto Gianni Mura; dopo aver deluso gli insaziabili del Real Madrid che gli preferivano Benzema e illuso gli altrettanto insaziabili argentini in Coppa America, ora ha trovato il suo centro di gravità permanente: Continua a leggere

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Lacrime di Champions

XAl fischio finale verranno pesate soltanto le lacrime, nonostante i gironi Champions e i gol. Quelle di Gonzalo Higuain, che si fanno fiume e avvolgono il San Paolo. Piange senza vergogna l’attaccante argentino, a differenza di Callejon che si maschera il viso con la maglia gialla e se ne sta in ginocchio. Higuain no, in piedi, mostra la sua faccia da Alessandro Magno, esibisce le lacrime, dopo un gran gol e una grande partita, e viene tenuto in una scena caravaggesca da massaggiatori e compagni. Continua a leggere

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Febbre a 90′

fever-pitchPer chi conosceva la bellezza di salire le scale di uno stadio, e l’invasione degli occhi nel prato verde prima, negli schemi e nelle maglie dopo, “Febbre a 90°” rappresentò uno specchio: non c’era bisogno di tifare Arsenal, bastava persino la squadra di quartiere per riconoscere il percorso biografico dello scrittore tifoso Nick Hornby. Sono passati venti anni dall’uscita del libro, e i cambiamenti fuori e dentro il calcio sono stati enormi, più che nel ventennio precedente al libro, ma quello che rimane intatto è il cuore di quella storia (rimandato in libreria da Guanda con una prefazione dell’autore) pagine e pagine non sul gioco del calcio, o sui suoi protagonisti, che pure ci sono, ma sull’emozione generata dal calcio: che si fa religione, scadenza, ritmo di vita. Continua a leggere

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