Sorrideva d’infanzia
nella folla dei terzini
ad ogni gol. Continua a leggere
Dall’altra metà del cielo a tutto il campo. «Tu me fais tourner la tête». Stéphanie Frappart sarà la prima donna ad arbitrare una finale di calcio maschile, la Supercoppa Europea tra Liverpool e Chelsea del 14 agosto alla Vodafone Arena di Istanbul, in Turchia. Con la Frappart ci saranno l’italo-francese Manuela Nicolosi e l’irlandese Michelle O’Neill, il quarto uomo sarà il turco Cuneyt Cakir, mentre il supervisore al Var sarà Massimiliano Irrati. «Je ne veux pas qu’on me mette en haut de l’affiche uniquement parce que je suis une femme», Stéphanie Frappart quasi parafrasando Charles Aznavour che canta “Je m’voyais”, non vuole stare in cima né al centro solo perché è una donna, vuole esserci per i meriti. Continua a leggere
Ha scelto il più felliniano degli allenatori, Aurelio De Laurentiis, con un colpo alla Florentino Pérez. Passando dalla ruvidezza di Maurizio Sarri alla serenità di Carlo Ancelotti, dalla Toscana all’Emilia, dalla provincia italiana ai vertici dell’Europa, in un salto che prima di essere calcistico è culturale. Un colpo di scena cinematografico. Partito scalzo, con sua madre a corrergli dietro, che sembra davvero una scena di “Amarcord”, figlio di Nils Liedholm e Arrigo Sacchi, è finito con i piedi sul velluto: Carlo Ancelotti, un calciatore con un ciclista come idolo, Felice Gimondi, una delle tante coincidenze con il suo predecessore: Sarri. E così il Napoli diventa la tappa dove arrivare, in una scalata che vede Ancelotti passare da Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid e Bayern Monaco, a leggerle di seguito non c’è bisogno di aggiungere altro, si ha subito la misura del personaggio. Continua a leggere