Archivi tag: Calabria

Mia, nostra, dell’universo

185945742_4603714836312342_1087471696409484490_nDomenica Rita Adriana Bertè, per gli amici e per il pubblico, Mia Martini. Non solo per Mia Farrow, ma per un’appartenenza e coerenza a se stessa da avere sempre impressa, soprattutto nel nome.

Amò e fu amata da Charles Aznavour, forse perché tra essere armeni a Parigi e calabresi a Roma, non c’è mai stata così tanta differenza. Continua a leggere

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Occhiato: letteratura per fottuti d’ogni tempo

Se anche a voi succede di vedere spiagge quando entrate nelle librerie, non demordete e scavate, sotto tutta quella sabbia c’è del buono. Se grattate via i gialli, le amiche geniali e dribblate le piramidi camilleriane, troverete anche dei veri romanzi, ma non questo, non il migliore di quest’anno – perché riedito – e degli anni avvenire, e allora uscirete e lo cercherete in rete o nella libreria che lo terrà e lì prenderete casa, perché questo libro è una opera-vita di terra e passato, che fa impallidire tutti quelli che scimmiottano la terra e il passato, che piangono e poetano e che raccontano ciò che non sanno. Perché “Oga Magoga” (Gangemi editore) di Giuseppe Occhiato è un libro enorme, con una moltitudine di corpi e voci e pagine che girano intorno al personaggio-cometa Rizieri Mercatante, Continua a leggere

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Gattuso: marinaio di foresta, specialista in naufragi

«Sono terrone, brutto e nero? È vero. Sono scarso? Va bene», questo era l’ultimo Rino Gattuso registrato, un incrocio tra Ugo Fantozzi e Benjamin Malaussène, tanto che Walter Mazzarri dopo aver battuto il suo Milan disse: «Gattuso si prende colpe non sue». Intanto, lui scarabocchiava moduli, passava dal 4-3-3 a un albero di Natale dove ci metteva pure l’esperienza di quasi 700 partite giocate, ma continuando a prendere gol e a segnarne pochini. Continua a leggere

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L’estate è uno stato d’animo

E lui continua a suonare per loro, proprio come nel finale di “Vacanze di Natale”. Ma lo fa nella realtà, fuori dallo schermo, con molto più successo. Jerry Calà era quello non bello che piaceva lo stesso. Se uno pensa agli anni Ottanta italiani compaiono il suo linguaggio e le sue facce.  “Una vita da libine” come racconta nella sua autobiografia. Era un Peter Pan fatto in casa, che non voleva crescere, di sposarsi nemmeno a parlarne, lavoro saltuario ma divertimento fisso. Il sogno fin dall’inizio, con i Gatti di Vicolo Miracoli, ha accompagnato Calà. È andato a vivere da solo, poi no, poi sì, figlio di papà d’estate a Forte dei Marmi, cantante di piano bar l’inverno a Cortina. È andato in America con Don Buro (il personaggio più bello di Christian De Sica), è stato Yuppie e poi Pony express, inaffidabile e abbronzatissimo. Ma è ancora qua, con i ragazzini che conoscono le battute di questi film meglio dei genitori che li hanno visti a cinema. Continua a leggere

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Calabria New Mexico

Campora San Giovanni (CS)La Calabria è la suprema nostalgia del nostro tempo dove si consumano romanzi e film italiani. Nel senso che non vengono né scritti né girati. Ma si producono, sprecano, perdono. E non c’entrano Corrado Alvaro, Gianni Amelio o la ‘ndrangheta, ma proprio la sua natura: dal paesaggio a tutto quello che l’ha trasformato. Poi, certo, anche i calabresi hanno un ruolo fondante e non trascurabile ma vengono dopo la natura calabra. A parte il fatto che già nel nome c’è tutto il senso da opera lirica e questo da solo basterebbe a farne fabbrica, fossi un regista girerei un western a Rosarno e un documentario di case seguendo la Salerno – Reggio Calabria, altro che sacro GRA, Continua a leggere

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