È una foto che hanno visto tutti.
Una notizia che non passa.
Un ragazzo.
Un esempio.
Una macchina.
Una verità ancora da scoprire.
Un pensiero. Continua a leggere
È una foto che hanno visto tutti.
Una notizia che non passa.
Un ragazzo.
Un esempio.
Una macchina.
Una verità ancora da scoprire.
Un pensiero. Continua a leggere
«Ognuno si costruisce la sua sorte, la mia è di sofferenza. Guardi, guardi le mie rughe sono tutte di tristezza». E indica la fronte, sotto i capelli rosso fuoco. Le parole caricate con forza, la sento parlare e me la ricordo alla conferenza stampa del 13 febbraio ’82 quando Assunta Maresca, Pupetta, rese pubblica la sua ostilità a Raffaele Cutolo e alla NCO (la nuova camorra organizzata). Continua a leggere
Nella città che parla con i santi non fa meraviglia che si possa dare una tessera a un morto. E persino il più surrealista degli scrittori o il più credente dei dialoganti da statua chiederebbe una ragione valida. Solo che la ragione valida è superata, come tutto in Italia. Pure la morte, che era una cosa seria ai tempi di Totò, è diventata un motivo di contrattazione, così, Giancarlo Siani, a 35 anni dalla sua uccisione, lascia la condizione di abusivo e diventa giornalista professionista: come tutti quelli che fanno le scuole di giornalismo e da disoccupati prendono la tessera. Continua a leggere
La nuova serie di Sky “Mamma Camorra”, ha fatto registrare degli ascolti da Festival di Sanremo. Terminata ieri sera con l’ultima delle cinque puntate, anche in replica ha staccato Montalbano. Girata in segreto a Cinecittà per quattro soldi, sta avendo un ritorno enorme. Per i pochissimi che non l’hanno vista, è la storia di Arena Rosaria: mamma killer che si vede costretta a uccidere dopo che le chiudono la piazza di spaccio e le sparano Pugliese Ciro di anni 21, unico figlio che studiava all’Orientale e aveva anche fatto l’Erasmùs a Londra con tanti sacrifici. Sì, gli sceneggiatori hanno pensato a Vincenzo Cerami e Mario Monicelli di “Un borghese piccolo piccolo” ma facendone una vasciaola grossa grossa, l’ingombro della signora Rosaria è da Bud Spencer Continua a leggere
– Hai visto? È successo di nuovo.
– A tanto così da un sogno, sempre, che sfortuna.
– Non è sfortuna, è un dato.
– Sì, un dato di sfortuna.
– Eh no, c’è dell’altro. Continua a leggere