Archivi tag: Checco Zalone

Speranza: istantanea di un delitto letterario

Colazione da Tiffany con Speranza. Per riassumere con un tweet d’ironia lo strano caso del libro “Perché guariremo” (Feltrinelli) – senza una virgola dopo la congiunzione e senza nemmeno un punto interrogativo dopo il verbo – apparso nelle librerie poi ritirato e di fatto rimasto nel guado. Roberto Speranza è Holly alla ricerca del suo posto nel mondo (della politica) che lo metta a riparo dalle sue “paturnie” e lo trova nel governo di Giuseppe Conte come ministro della Salute. Purtroppo non scrive Truman Capote, ma un politico che sognava la Holden e quando arriva una pandemia coglie l’occasione per scrivere il libro che desiderava da tempo: ci mette dentro l’Erasmus, il sogno d’Europa, Capossela, Guccini, le partite della Roma e «la resilienza del popolo italiano», mentre ci racconta il dramma dello scorso marzo. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Decameron2020

Riunione straordinaria del cinema italiano, in seguito al Corona virus, convocati i registi più importanti per un nuovo Decameron, dopo ore di discussioni, qualche rissa e la rivendicazione di Oscar, David, Palme, Orsi e incassi si è arrivati a questa divisione di novelle e parti, dopo aver dovuto scongiurare il pericolo di vedere la scritta in apertura: “Decameron” da una idea di Stefano Accorsi – che aveva chiamato i registi a raccolta –, poi si è votato per lasciare il soggetto al solo giovane sceneggiatore già autore del libro, tal Boccaccio Giovanni. Ecco i dieci film da una ora l’una, dove nemmeno Krzysztof Kieślowski era arrivato: Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

I dubbi del maratoneta

L’allenatore che dubita dei suoi dubbi ha vinto il titolo d’inverno. Da Napoli al Napoli. Nel giorno del suo compleanno – Maurizio Sarri nasceva cinquantasette anni fa – riporta la squadra in testa e chiude il girone d’andata con un mucchio di dati a suo favore, ma non avendo mai visto vincere una maratona a ventuno chilometri, “bisogna ancora correre”, come ha ribadito nel post gara, riportando tutto al campo, quello della prossima partita: le cose vanno bene ma c’è ancora da pedalare. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , ,

Il posto fisso è sacro

L’unica vera utopia italiana è il posto fisso. Condizione trasversale che univa l’Emilia Romagna alla Sicilia prima dell’avvento del leghismo delle partite Iva, e che ora è un desiderio clandestino come un tempo certe perversioni sessuali, per questo viene ripescata da Checco Zalone e Gennaro Nunziante in Quo vado? Parafrasando il filosofo Renzo Arbore: nella vita stai bene fino a quando sei legato alla scrivania di un pubblico ufficio, che dopo lo sdoppiamento dei telecomandi rimane una delle poche certezze del Novecento. Purtroppo è sempre più difficile conservare il posto fisso, come sa Zalone – Luca Medici – tocca lottare contro le riforme che provano a minare la tranquillità dell’uomo medio italiano. Intossicato da un ministro smanioso di lasciare il segno e trasformare in cifre e percentuali il suo attivismo, Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,