Comincia la madre, e dopo vengono su le altre voci: il padre, il fratello, gli avversari, i maestri, i gregari, le spose, i figli, i meccanici e via così, un coro, come una corsa in bici che attraversa il tempo e i paesaggi e dove ognuno fa la sua parte, e poi il campione vince e alla fine parla. “Il suo nome è Fausto Coppi” (Einaudi) di Maurizio Crosetti, è un incastro, un romanzo a tappe e facce e lingue e storie che ricostruisce quella del Campionissimo. È come se lo montassero un pezzo alla volta, di bici e corpo, fino a formare una cosa sola, una macchina non bella e nemmeno perfetta ma unica, che crea una intimità mitologica: quella con la Storia. Una catena di parole e sentimenti che ripercorrono i fatti e mettono ordine in una vita esposta, che prima si conosceva a memoria, e di cui oggi arriva una eco stinta. Continua a leggere →