Il 1984 fu l’anno delle mosche. In un primo tempo, per le sequenze in cui era prevista la loro presenza, avevo pensato di ricorrere a degli insetti meccanici. Ma le prove che avevo visto non mi soddisfacevano affatto: il corpo di un insetto è estremamente complesso, e le riproduzioni – per quanto accurate – avevano sempre qualcosa di finto. Mi dissi che avrei dovuto trovare un’altra soluzione. Allora mi venne in aiuto Maurizio Garrone, che era stato fondamentale quando in Suspiria si era trattato di realizzare la famosa scena delle larve che cadono dal soffitto. Fu proprio lui, infatti, a mettersi i contatto con diversi entomologi e allevatori, e alla fine riuscì a procurarsi circa sei milioni di larve di mosca. Affittammo un enorme capannone climatizzato agli studi De Paolis, e lo sigillammo completamente in modo che nessun esemplare – una volta cresciuto – potesse prendere il volo. Continua a leggere →