Archivi tag: De Santis

Za

zavattini2Za è una filastrocca allegra, una di quelle di Rodari, in apparenza semplice e scanzonata, ma mentre la leggi, ridendo, scorgi la complessità, il ritmo, la musica, l’ironia. Za è una lunga sequenza che stupisce. Za che s’illumina come Eta Beta, e ha sempre pronto una soluzione. Za in bici. Za che insegue la realtà. Za con il basco di sbieco e gli occhiali neri come una mascherina. Za che dice CAZZO alla radio. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , ,

Uomini e lupi

Scendono i lupi a Trasacco, vengono a ricordarci chi siamo. L’Abruzzo sepolto dalla neve rivede scene da romanzo del passato, e l’animale simbolo dell’Appennino, torna nei centri abitati a ristabilire priorità, a riprendersi territorio con l’aiuto del freddo. Superando un confine che era stato dimenticato, dagli uomini e dai lupi stessi, che arrivano dove gli altri uomini non vogliono andare, a volte per pigrizia altre per meschina piccineria. E il passaggio di un animale – molto presente nei racconti, e nei ricordi: di una Italia lontanissima e povera –  riporta indietro un mondo. Da San Francesco (che ammansisce e parla col male fino a banalizzarlo a renderlo educabile: quasi una profezia visto poi l’esito), da Fedro, Esopo fino a Ignazio Silone, il lupo era la minaccia, il male, il padrone delle montagne, l’incontro da non fare, poi si è allontanato, come la neve, i pericoli sono diventati altri, i timori pure, e il lupo è diventato uomo, nel percorso inverso previsto da Hobbes: «Homo homini lupus». Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,