Dice Mario Vargas Llosa che un romanzo, se è un buon romanzo, “ci libera dalla nostra condizione limitata facendoci vivere in modo più ricco e più profondo”, da questo possiamo dedurre come mai siamo così annodati e poveri quando entriamo ma soprattutto quando usciamo da una libreria. Perché a volerne cercare, negli ultimi dieci anni, facciamo quindici ma pure venti, di romanzi italiani capaci di salvarci: diventa dura. Continua a leggere