Si gioca la carta del tenero, Erri De Luca, scrivendo la sua lettera a un bambino mai nato, con “Il giro dell’oca” (Feltrinelli), ma a differenza di Oriana Fallaci la forma epistolare diventa intervista. E via con il ripasso delle puntate precedenti: Erri e i rifugi antiaerei a Napoli, Erri e la madre, Erri e il padre, Erri militante di Lotta Continua, Erri muratore, Erri operaio della Fiat a Torino, Erri che traduce dall’ebraico, Erri autista di camion lungo le strade della ex Jugoslavia, Erri scrittore, Erri scalatore, fino ad Erri a pezzi e senza un figlio. Continua a leggere