Una ballerina di ceramica e il suo compagno a pezzi sul pavimento. La scena iniziale del film è più un’analisi freudiana: come fotografare la psicologia della coppia per Massimo Troisi.
Grazie a Troisi tutti gli uomini hanno imparato come rimediare ad un anniversario dimenticato: si conta dal giorno dopo aver fatto l’amore per la prima volta. Il fuso orario dei fidanzati che non pensano all’amore da commercialista.
Perché per Massimo Troisi non conta la penetrazione, per fare l’amore si intende già dal petting, questa è l’unica spiegazione razionale a una scena di sesso completamente vestiti.
Escluso “Splendor”, Troisi nei film schiva qualsiasi occupazione stabile. Come se anche il lavoro dei personaggi che va ad interpretare possa distrarlo dal cinema o annoiarlo. Continua a leggere