Archivi tag: Franz Kafka

L’insostenibile leggerezza della superficialità

I tre grandi alberi, e con radici profonde, della letteratura italiana del secondo Novecento – Calvino, Pasolini, Sciascia – sono stranamente ricordati in modo superficiale, attraverso tre dettagli di scrittura che hanno trovato spazio nell’immaginario collettivo e si sono fissati nella memoria di tutti, così tanto da creare dei riflessi condizionati. Italo Calvino è la leggerezza, dalle “Lezioni americane”, citata quasi sempre a sproposito, e soprattutto malintesa, come sono malintesi gli “Io so” di Pier Paolo Pasolini e “I professionisti dell’antimafia” di Leonardo Sciascia. Continua a leggere

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Un anno di libri

Ancora tra il marziano di Ennio Flaiano e la zia di Alberto Arbasino, eccola l’Italia dei libri. Riassumibile in una canzone di Rino Gaetano: Andrea Camilleri che dribbla Fabio Volo e Paolo Cognetti che passa a Dan Brown e Ken Follett che guarda Carlo Rovelli marcato da Alan Friedman che aspetta Elena Ferrante. Aggiungete un coro di giallisti, qualche balilla e molta tivù: il paesaggio italiano con zombi tra presepe e condominio. Continua a leggere

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Ruffiani

Ernest Hemingway ha scritto nel 1931, nei Consigli a mio figlio: «Non sposare mai le puttane | non pagare mai un ricattatore | non seguire mai la legge | non fidarti di un editore | o non coglierai mai la tua occasione». Sono così tanti gli scrittori beffati e offesi che sembra un miracolo vederli portati per mano dall’editore in quelle patetiche cerimonie che sono le presentazioni dei libri. Lì si può valutare la debolezza del poveretto: il suo ego si gonfia e le gote gli si colorano perché finalmente il paese conoscerà il suo capolavoro. La pedanteria è un peccato che l’editore non commette mai. Continua a leggere

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Cento anni di Metamorfosi

Cento anni da scarafaggio / conservando lo stesso stupore / per ogni mattina / l’avventura è il mio letto  / l’orizzonte: la stanza, / immobile  / al buio  / che arrivi la donna  / l’innesto di trama  / che mi scorre in mezzo  / modifica i desideri  / e la storia / aspettando  / ancora una volta  / il brontolio della casa  / per smettere di respirare.

Cento anni da scarafaggio / sotto gli occhi dei lettori / macchiato d’inchiostro / sorpreso dalla muffa / e dalle rovine / la voce mutata / il corpo pure / senza un attimo di chiarezza / forma nell’ombra / scorro in orizzontale / con rimpianto / le vostre conversazioni / mi strappano dal sonno / un’unica nostalgia / per il Nobel mancato. Continua a leggere

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