Archivi tag: Gian Maria Volonté

Una vertigine chiamata Sergio Leone

Siamo dalle parti del mito, un Omero che genera pistoleri e gangster, ecco Sergio Leone, per brevità regista. Uno che nella Roma degli anni Quaranta guardando in fondo alla ripida scalinata di Viale Glorioso, scendendo a capofitto, vedeva il vecchio west, cavalli dove c’erano carri armati americani, e messicani in fuga dove sbaraccavano i tedeschi. Un visionario, certo. Uno che faceva film su cose che non ci sono più. Favola e Storia. Fantasia e realismo, che poi il compagno di scuola ritrovato avrebbe cucito in note, quel gran genio del suo amico: Ennio Morricone. Continua a leggere

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La soglia Balzac

Layout 1Trovo una perdita di tempo spiegare come uno scrittore abbia apparecchiato, apparecchia e apparecchierà le sue storie, come nascono i personaggi, che voleva dire, che cosa ha pensato, se ha sofferto o meno, se la sua è una confessione o se ha immaginato tutto, fare queste cose è come mettere le didascalie al romanzo, una sconfitta. È come chiedere a un ragazzo di venire accompagnato a scuola dai genitori, è umiliante. Però quando ti ritrovi una schiera di avvocati che non ha capito il tuo libro, fai uno sforzo. Per questo eccomi qua a cercare di raccontarvi che cosa ho combinato, per gli avvocati della FIGC, per l’allenatore della nazionale italiana al quale come recita la quarta di copertina e la fascetta scelta dal mio editore (Chiarelettere), è ispirata la vicenda del protagonista del mio libro “Per favore non dite niente”. Continua a leggere

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Corpo Celeste

volonte-01Un pazzo con mille voci dentro. Sguardo malinconico, zigomi alti, corpo greco. Estremo, testardo, libero. Gian Maria Volonté, attore schizofrenico, un pendolo fra storia e coscienza italiana, disposto a saltare da un capo all’altro dell’animo umano, a destreggiarsi, confrontarsi, calarsi in personaggi meravigliosi, dubbi, eccentrici, miseri. Maestro e ribelle. Capo e cane sciolto. Camaleontico sullo schermo, cocciuto, fermo sostenitore della sinistra nella realtà. Mettendo in fila i suoi personaggi si potrebbe tratteggiare una diversa storia d’Italia, vista attraverso l’interiorità del nostro carattere. Continua a leggere

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