Archivi tag: Gianni Agnelli

Da Campeonato Sudamericano de Football a Copa America

In un secolo sono cambiate cadenza e modalità, regole e squadre, ma è rimasto intatto lo spirito da torneo piratesco, dove il Paraguay può affrontare alla pari il Brasile e batterlo. Perché in Copa America succede di tutto. E, volendo racchiudere i suoi cento anni in un tweet, parafrasando Gary Lineker – l’attaccante inglese da citare sempre per i mondiali – possiamo dire: è il più vecchio torneo del mondo, dove può succede di tutto e alla fine vince l’Uruguay. Prima di Jules Rimet, un giornalista uruguayano Héctor Rivadavia Gómez, un po’ per sogno un po’ per gioco diede inizio a un torneo tra nazioni sudamericane che non era ancora la Copa ma lo sarebbe diventata (la prima edizione quella del 1916 si giocò senza trofeo, in Argentina e vinse l’Uruguay), fino agli anni 70 si chiamerà: Campeonato Sudamericano de Football. Continua a leggere

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Tutto quello che è solido si scioglie in Volo

 Con Fabio Volo alla direzione del “Corriere della Sera” si completa il giro di rinnovamento dei principali giornali italiani. Se Paolo Mieli mise la minigonna al Corsera, secondo la definizione di Gianni Agnelli, Fabio Volo gli metterà il tanga; ed è subito festa a casa Renzi. Nemmeno si è insediato che subito sono partite le rivoluzioni, tantissime dalle redazioni alle pagine, dal web agli allegati, una ventata di rinnovamento che subito ha portato ricavi pubblicitari e triplicato le vendite. Continua a leggere

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Wonderful a me?

La scuola l’aveva fatta sul biliardo, e quando ci provava, dopo, si addormentava sulle solite prime due pagine di Umberto Eco, “perché Viola non legge nel senso concretamente semiologico della parola, cioè Viola legge quando telefona Pertini”, diceva Enzo Jannacci del Beppe suo amico, uno che avrebbe dato la sua memoria per la seconda palla di servizio di McEnroe, e comunque lo trovava sempre qualcuno disposto a volergli bene, purtroppo non si trattava né di Faye Dunaway, né di Gianni Agnelli, ma era buono, buono lo stesso per sua stessa ammissione come i panettoni difettati: troppo cotti, troppo crudi o con pioggia eccessiva di canditi. Era così Beppe Viola, entrato alla Rai nel 1961, dopo aver risposto negativamente alla domanda: “Lei è comunista?”; esagerato al punto di poter fare tutto, cercando di battere il record di mancata carriera: Continua a leggere

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Perfido y caliente Sivori

Sivori, «el Cabezón», è una vipera. Sivori gioca a poker fino alle cinque del mattino. Sivori si allena a stento una volta la settimana, poi va in campo e sciorina con impudenza art pour l’art. Sivori è un autentico hijo de la Pampa. Sivori è un’emanazione infernale, un fuco che pur essendo fatuo brucia dannatamente gli spiriti. Oltre che la faccia, sembra che abbia sporca, anzi, lurida, anche l’anima. Con i glutei che ondeggiano in una mal edifica finta danzata infliggendo il marchio dell’irrisione sugli avversari, infilando ingiuriosamente la palla fra e gambe del suo marcatore: «tunnel!», e una pernacchia con firma. Continua a leggere

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