Archivi tag: Gianni Amelio

Sciascia: il figlio del muto che parlava al cinema

Layout 1Leonardo Sciascia ha avuto un rapporto molto stretto col cinema: prima come fuga, poi come produttore di storie. Prima gli è servito per scappare dalla provincia, poi i suoi romanzi sono diventati film, quindi la fuga di altri. Si deve parlare di un rapporto filosofico, un intreccio che diventa metodo, non a caso fin dagli inizi con “Le parrocchie di Regalpetra” scrive a Vito Laterza che vorrebbe “girarlo” come un documentario. Continua a leggere

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Decameron2020

Riunione straordinaria del cinema italiano, in seguito al Corona virus, convocati i registi più importanti per un nuovo Decameron, dopo ore di discussioni, qualche rissa e la rivendicazione di Oscar, David, Palme, Orsi e incassi si è arrivati a questa divisione di novelle e parti, dopo aver dovuto scongiurare il pericolo di vedere la scritta in apertura: “Decameron” da una idea di Stefano Accorsi – che aveva chiamato i registi a raccolta –, poi si è votato per lasciare il soggetto al solo giovane sceneggiatore già autore del libro, tal Boccaccio Giovanni. Ecco i dieci film da una ora l’una, dove nemmeno Krzysztof Kieślowski era arrivato: Continua a leggere

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Amelio non è Anna Frank

L’unico motivo valido che può aver spinto Gianni Amelio a scrivere “Padre quotidiano” (Mondadori), un libro disordinato, oltre la sua ricerca di paternità in ogni modo, è di voler confutare – dopo molti anni – le accuse che gli furono rivolte dallo scrittore peruviano, oggi Nobel, Mario Vargas Llosa e dal padre della patria albanese Ismail Kadare quando uscì il suo film “Lamerica”. Era il 1994 e Llosa pesò molto sulla mancata assegnazione del Leone d’oro al Festival di Venezia accusando il regista di avere trattato gli albanesi come se fossero degli insetti, Continua a leggere

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Calabria New Mexico

Campora San Giovanni (CS)La Calabria è la suprema nostalgia del nostro tempo dove si consumano romanzi e film italiani. Nel senso che non vengono né scritti né girati. Ma si producono, sprecano, perdono. E non c’entrano Corrado Alvaro, Gianni Amelio o la ‘ndrangheta, ma proprio la sua natura: dal paesaggio a tutto quello che l’ha trasformato. Poi, certo, anche i calabresi hanno un ruolo fondante e non trascurabile ma vengono dopo la natura calabra. A parte il fatto che già nel nome c’è tutto il senso da opera lirica e questo da solo basterebbe a farne fabbrica, fossi un regista girerei un western a Rosarno e un documentario di case seguendo la Salerno – Reggio Calabria, altro che sacro GRA, Continua a leggere

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Terremotossessione

12939967_my-broken-world-mostra-fotografica-di-francesca-cao-michela-palermo-1A guardare le macerie dei posti rasi al suolo da terremoti, sembra di  poter scorgere un inferno senza metodo. La natura, un arsenale sepolto che non ha riguardo per la morale. C’è chi davanti alle catastrofi naturali piange e grida, chi sta in silenzio, chi muore, e chi prova a trarne una lezione, negli anni ho visto molti uomini sopravvissuti al sisma e poi divorati da una febbre post sisma. Continua a leggere

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