Héctor Abad ha scritto un romanzo, “L’oblio che saremo” (Einaudi, traduzione di Paola Tomasinelli, pagg. 259, euro 17,50), che è una lettera a un’ombra, un omaggio alla memoria e alla vita di un padre, tenendo insieme dolcezza bambina e spietatezza da uomo maturo. Abad è uno scrittore colombiano che ha molti legami con l’Italia, dopo diverse prove di ottima scrittura, anche esperimenti come “Scarti”(uscito da Bollati Boringhieri), ha preso coraggio e messo su carta la sua esperienza dolorosa, tristemente reale, ha fatto i conti con il suo complicato paese (la Colombia) e ci ha restituito la figura limpida, enorme, di un eroe omerico: Héctor Abad Gómez, medico, professore dell’Università, presidente del comitato dei diritti umani, è sua l’ombra alla quale è destinata la lettera, l’ombra di un padre dolcissimo, sognatore, ucciso per strada dagli squadroni della morte colombiani, a Medellín il 25 agosto del 1987. Continua a leggere →