A Pechino e Londra era stato subito eliminato, e quella di Rio era l’occasione che stava aspettava fin da bambino. Robson Conceição avrebbe dovuto avere come esempi Ronaldo e Ronaldinho, correndo per le strade di Salvador de Bahia dietro un pallone. Invece, il suo esempio era lo zio Roberto – non proprio un santo – famoso per le risse di strada durante il Carnevale, anche prima e dopo. Affascinato dall’uomo, dai segni e dal sangue che si portava a casa, e poi dal racconto che alimentava quei segni e quel sangue, Robson si iscrisse a una palestra di boxe. Continua a leggere