È una foto che hanno visto tutti.
Una notizia che non passa.
Un ragazzo.
Un esempio.
Una macchina.
Una verità ancora da scoprire.
Un pensiero. Continua a leggere
È una foto che hanno visto tutti.
Una notizia che non passa.
Un ragazzo.
Un esempio.
Una macchina.
Una verità ancora da scoprire.
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Nella città che parla con i santi non fa meraviglia che si possa dare una tessera a un morto. E persino il più surrealista degli scrittori o il più credente dei dialoganti da statua chiederebbe una ragione valida. Solo che la ragione valida è superata, come tutto in Italia. Pure la morte, che era una cosa seria ai tempi di Totò, è diventata un motivo di contrattazione, così, Giancarlo Siani, a 35 anni dalla sua uccisione, lascia la condizione di abusivo e diventa giornalista professionista: come tutti quelli che fanno le scuole di giornalismo e da disoccupati prendono la tessera. Continua a leggere
Uno straniero, talvolta, percepisce il significato di alcune parole nella lingua straniera meglio di chi le parla nella lingua madre. In questi ultimi tempi mi ha colpito, leggendo vari testi sui profughi in lingua italiana, il fatto di aver trovato una gran quantità di espressioni per definirli, quasi ci fosse l’impossibilità di esprimere ciò che realmente accade. Ho raccolto dieci parole che hanno significati vicini, talvolta sinonimi: profughi, rifugiati, fuggiaschi, sfollati, deportati, esiliati, emigrati, espulsi, respinti, espatriati. Continua a leggere