Archivi tag: Inghilterra

Tutto questo mal di denti un giorno ti sarà utile

5760Saul Bellow diceva che il due percento della sofferenza di un uomo ha a che fare con i denti. Ovviamente era uno scrittore e un uomo fortunato e quella fortuna lo portava a stimare al ribasso la sofferenza dovuta ai denti. Il suo amico Martin Amis portò quella sofferenza a una soglia molto alta, tanto da smettere di stimarla: niente percentuali, solo racconto. Per questo è curioso che due scrittori che si incontravano nella vita e nella pagina fossero così allontanati dal dolore dei denti. Continua a leggere

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Wembleyazo

Senza nome (1)1. Da cinema naturale a filone romantico: grazie a Vialli e Mancini, era dal dottor Zivago che non ci si commuoveva così per degli abbracci.
2. Come aveva intuito Giuseppe Ayala: il fair play gli inglesi l’hanno copiato a Giovanni Falcone. Infatti il vero inglese tra Boris Johnson e Sergio Mattarella è sempre un siciliano.
3. Chiellini e Bonucci pronti per girare il seguito di Starsky & Hutch.

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Connery: ultimo difensore di classe

Quando vengono al mondo gli scozzesi si piazzano a difesa di una porta e odiano l’Inghilterra, poi fanno anche altre cose durante la vita, ma sempre come attività collaterale. Sean Connery non s’è sottratto, un protagonista che si teneva in ombra come un difensore dietro la linea di centrocampo e davanti a quella di difesa, l’ultimo difensore del cinema, uno che giocava libero, disubbidendo con classe. Solo lui poteva essere l’Agente 007 Bond, James Bond, rimanendo Sean, Sean Connery, il libero scozzese più bello visto fuori e dentro i campi di pallone e i set cinematografici. Continua a leggere

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Mourinho: navigante per campi da assaltare

Si sentiva in trappola senza una squadra da allenare, e lo diceva a tutti. È andato avanti così per un anno intero, rappando il bisogno, fin dal giorno dopo l’esonero dal Manchester United. Gli mancava l’odore dell’erba, lo stare nella battaglia, le polemiche, le conferenze stampa, e soprattutto le partite, insomma il suo set, aveva preso a fare il commentatore per Sky Sport UK, come calmante, dopo aver aspettato una squadra degna del suo nome, e, ora, José Mourinho, l’ha trovata, è il Tottenham. Continua a leggere

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Take time for smell the roses

In una eventuale gerarchia delle sante personalità del calcio Bobby Robson sarebbe in cima alla lista, come lo sarebbe in quella degli allenatori che sono stati fondamentali, non tanto per il sistema di gioco quanto per l’evoluzione umana di questo. A restituircelo arriva un documentario girato così bene – e montato meglio – da chiedere che diventi un format: “Bobby Robson: more than a manager” di Gabriel Clarke & Torquil Jones. Giocando sulla cronologia, ma soprattutto lavorando sul sorriso hollywoodiano di Robson –  un Bob Kennedy inglese –, Continua a leggere

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