Archivi tag: Johnny Depp

Calabria New Mexico

Campora San Giovanni (CS)La Calabria è la suprema nostalgia del nostro tempo dove si consumano romanzi e film italiani. Nel senso che non vengono né scritti né girati. Ma si producono, sprecano, perdono. E non c’entrano Corrado Alvaro, Gianni Amelio o la ‘ndrangheta, ma proprio la sua natura: dal paesaggio a tutto quello che l’ha trasformato. Poi, certo, anche i calabresi hanno un ruolo fondante e non trascurabile ma vengono dopo la natura calabra. A parte il fatto che già nel nome c’è tutto il senso da opera lirica e questo da solo basterebbe a farne fabbrica, fossi un regista girerei un western a Rosarno e un documentario di case seguendo la Salerno – Reggio Calabria, altro che sacro GRA, Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Parco giochi Scampia

Entrance to cabaret club in hotel ZhemchuzhinaAdesso che a Scampia c’è il museo della droga “Amy Winehouse” e a inaugurarlo è venuto Keith Richards, tutto è cambiato, ora anche Antonio Gnoli può frequentare il quartiere senza pericolo. Scampia è diventato un posto più visitato di Dubai. Un parco a tema, di un pericolo passato, grazie alla liberalizzazione delle droghe. Farne uso non è più una vergogna, e, anzi, chi spacciava deve obbligatoriamente raccontarlo in un libro con conseguente registrazione video, che poi confluirà nel grande film collettivo “Napoli trogata” curato da Gabriele Salvatores. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Rimbaud a New York

BressonPoundSMAlla fine mi son fatto la mia tv: “Stanza Pound”, giro nudo per casa leggendo Pound (appunto) a qualche milione di utenti americani, a volte leggo cose mie e dico che sono di Ezra Pound, a volte leggo cose di altri e dico che sono mie, loro ascoltano, e commentano, io penso di aver creato il nuovo vero romanzo americano. In presa diretta. Dopo un anno di grandi numeri sul mio sito, sono arrivate le pubblicità, una nuova casa, e le richieste di postare le mie  videopagine sulla colonna destra dei loro web giornali. Tutto ha un prezzo, e loro sono disposti a pagare per quello che non hanno compreso. Eppure era facile bastava leggere Dickens, Carver o forse Richard Ford e capire che è “il quotidiano” quello che la gente vuole capire, “la normalità” il vero mistero, certo, servono: ironia, invenzioni e giusto montaggio, meglio se come base si usa l’insolito, senza mediazioni, da marine. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Doughnuts

A US Army corporal, former POW in Germany, gulps doughnuts and cokes at Le Havre airfieldSalve, sono Mary Wallace, sì, quella delle “Ciambelle Wallace”, proprio «le ciambelle d’America», «le uniche ciambelle possibili», «le ciambelle belle», «le ciambelle col cuore», «le ciambelle che non tradiscono»,  quelle che hanno sul pacco e sulla singola bustina il carrista americano che ne morde una come l’osso un cane. Sono qui in tv per raccontarvi della mia storia e del mio marchio, sì, sì, dico marchio e non fabbrica perché in fondo abbiamo solo ampliato lo spazio e messo a nastro la confezione rispetto all’inizio, quando le ciambelle le faceva mia madre e con lei mia nonna – l’idea era stata sua – il resto l’ha fatto quel genio che è stato mio padre, un fotografo amatoriale prima: quando è andato in guerra per conto della nostra bandiera, e poi un fotografo di matrimoni e funerali, fino a quando non abbiamo tutti preso a lavorare per forza alle ciambelle. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , ,

jack waldmann

 mi arrivano barlumi d’innocenza, voce di bimbo commovente, inutile e marchiata ormai, pecora nera, di infanti e candore era pieno il ponte, hanno perduto respiri e padri, leggerezze d’un dio distratto. ci sono casi e casi di naufragi e supplizi ai quali hanno levato esistenza, ma il crimine per cui mi danno è altro, è dispari e solo, il mio essere stato risucchiato dal gorgo. ero al carbone, marinaio di fatica e turni faccia scura, buttavo dentro e non facevo domande, per compagnia: una bottiglia di sherry, un sonnacchioso sguardo, un cappello a cilindro, un irlandese orecchi piccoli denti d’oro e topi, fumo, calore, petto avvelenato, braccia forti, unico amico sponda di fiume: un olandese faccia bianca, due dadi per tasca e la storia d’un massacro quando cala la notte. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , ,