Tra filo spinato ed SS, in una caserma sterilizzata e tetra, a poca distanza da Adolf Hitler: Rosa Sauer prova i suoi pasti. È con altre donne nella condizione di privilegio di poter mangiare, ma anche di poter morire ogni volta. Vive su un baratro, come se fosse in prima linea, la sua trincea è un tavolo. Siamo nell’autunno del ’43, e Rosa lascia Berlino per il paese dei suoceri, mentre suo marito Gregor combatte sul fronte russo. Il passaggio comporta il cambio di condizione e la scelta come assaggiatrice. Continua a leggere