Archivi tag: Luciano De Crescenzo

L’epicureo non si perde in un bicchiere d’acqua

1516025204718Un enzima fuori luogo. Uno che si era impadronito – da estraneo – di uno spazio non suo, e più cresceva il consenso – giustificato – più si incazzavano i filosofi. Intanto girava film, fotografava Napoli, andava in tivù a cazzeggiar&cantar con Renzo Arbore a dimostrazione che si poteva partire da Renato Caccioppoli per arrivare a Socrate passando per i bassi di Napoli con Cartesio. Una strada lunga, tortuosa, ma piena di risate. Luciano De Crescenzo era bello, un napoletano apollineo, che rideva di tutto: e qua si potrebbero scomodare la poetica di Aristotele e il riso, e in un balzo arrivare a “Il nome della rosa” di Umberto Eco e in uno scherzo del destino leggerlo come riduzione del problema decrescenziano. Continua a leggere

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Giorgio Bocca: Rajah bianco de Napule

Il rapporto tra Giorgio Bocca, Napoli e il Mezzogiorno è riassumibile in pregiudizi, cattivi racconti e speranze. Tanto che è difficile scriverne senza consegnarsi al neoborbonismo con l’orgoglio ferroviario che comincia e finisce sulla linea Napoli-Portici. Ma è anche vero che senza iscriversi alla contrapposizione Nord-Sud, è facile dargli torto. Per questo va subito detto che Bocca – innegabilmente venerato maestro del giornalismo – aveva letto i meridionalisti, a differenza di tantissimi meridionali che lo contestano, che conosceva Gramsci e Salvemini, Scotellaro e Alvaro, e giù giù fino a dare ragione – tra i pochi – a Leonardo Sciascia. Continua a leggere

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Il rock’n’roll di capitan Sacripanti

È molto lontano dai mobilifici brianzoli, pur provenendo da Cantù, anche se trasmette concretezza. Ha i modi felpati, Stefano “Pino” Sacripanti, e il senso dell’amicizia del “Noodles” di Sergio Leone ma canta “Un giorno credi”. Uno al quale piace la puzza dei palasport, per questo ha scelto di “scendere” in A2 e allenare il Napoli Basket. Continua a leggere

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Fico: il presidente della cameriera

La sperimentazione della vita pubblica nella nuova Italia, quella del guado politico, dello stallo parlamentare, tra l’indiscutibilità dei numeri e la discutibilità delle alleanze per generare un nuovo possibile governo, a due mesi dalle elezioni, passa anche per la sterilizzazione delle vite private degli esponenti di spicco della politica. Dove prima si lasciava correre tutto o quasi, ora c’è un giornalismo peloso – quello delle Iene – che si spinge in zone infide, che modula e sentenzia a seconda dei casi, e, quindi, rende flessibile il giudizio sui profili peculiari, arrivando a ribaltare situazioni, entrando di forza nelle case e nelle storie, come è successo al presidente della Camera: Roberto Fico, Continua a leggere

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De Crescenzo: socratico-maradoniano

Voleva fare il cantante, ma ha avuto tre vite che l’hanno portato altrove, non senza compagnia musicale: ingegnere, scrittore, regista. Luciano De Crescenzo – oggi quasi novantenne – è tra i pochi ad aver davvero acchiappato Napoli, sulla pagina, nello schermo e prima con la fotografia. Un grande amore, che, forse, solo Isabella Rossellini è riuscita a interrompere a tratti – creando piccole distanze ogni volta che tornava – quello tra la città e l’ingegnere che raccontava la filosofia al popolo. Continua a leggere

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