Sommando il danaro a una giornata più amara, la città scopre che c’è un futurista di meno, perché una bella mattina tutto è cambiato, e adesso tu chi sei? E, quale allegria, niente più lezione di tango brillantina e coraggio. Amore da uno sguardo senza letto, e treni. Cosa sarà che ti svegli e sei serio perché devi morire, in un albergo svizzero, poi, e allora ciao Lucio, ora che il mondo, che sì, era fatto di vetro, cade, cade, come un vecchio presepio, ora che non c’è nessuno nudo per strada mentre piove, e nemmeno un sorriso, né uno che ci presta la faccia, son tutti di lato a tenersela tra le mani, e stavolta niente cuori di puttana, non dormiremo per te, e quando Messi passerà al Bologna, e vinceranno la Champions, sarà bello sapere che lo stadio porta il tuo nome. E si canterà a tempo di mambo, perché sarà tre volte natale anche in campo. E conteremo le onde del mare, saremo molto più seri senza te, che arrivi con gli occhi da stronzetto che sa il fatto suo, la giacca da aviatore e ti metti a ballare un po’ Totò, un po’ ala destra di periferia più flipper e panchina che palle messe in mezzo, e i russi no, stavolta son messi peggio. Continua a leggere →