Liberato dagli affanni, rimesso in posizione, Lorenzo Insigne: minuscolo e perfetto, è diventato l’uomo in più di Sarri e il perno fondante della struttura del Napoli. Apre corridoi, serve palloni da spingere in porta, libera spazi e uomini, riuscendo sempre nella manovra più elaborata e meno pensabile sotto porta, e, quando, finalmente, segna: è una vera e propria liberazione. E prima aveva provato da tutte le posizioni, appena vedeva un varco tirava, se non poteva servire Higuain o Allan – che ha comunque lanciato con un colpo da vecchio flipper –. Continua a leggere