Archivi tag: Mediterraneo

Mediterraneo Highway

0809-BKS-HOLT-SUB-jumboPensavo ai morti, ai morti di Crotone come ripetono tutti. Ma dire solo “i morti di Crotone” senza nome, senza aggiungere niente, vedendo solo bare, ma non i corpi, non rende l’idea. Dire i morti di Crotone è come dire i pesci di Crotone, è un modo vago di affrontare la cosa, invece bisognerebbe mostrarli quei corpi: una società bambina ha bisogno dell’immagine per darsi la notizia. I morti di Crotone sono tanti, sono anonimi, sono come i pesci. Continua a leggere

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Trent’anni di “Mediterraneo” – Blues

1. Perché la guerra, come l’Erasmus, ti fa capire che hai perso tempo all’estero. Per un programma non tuo.
2. Salvatores aveva intuito, prima di tanti altri, che Bisio sarebbe stato il primo a disertare la bellezza e l’amicizia.
3. Nelle isole a sud c’è la salvezza, dove la pittura è cinema per intenditori e le chiese ortodosse sono meglio di Cinecittà.

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Leonardo Sciascia: difformità italiana

Cento anni – di solitudine – dalla nascita di Leonardo Sciascia: una difformità della letteratura italiana, senza eredi, ma ancora presentissimo in libreria e nel dibattito culturale e politico. La sua forza è nelle sue scelte: Sicilia, lingua, scetticismo/pessimismo, pensiero mediterraneo (con Albert Camus), marginalità (apparente), ironia, senso di giustizia.  La sua non è una Sicilia barocca, no, ogni volta sembra farsi deserto, che come diceva Borges è il più grande labirinto del mondo. Continua a leggere

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Uruguay-Russia: Diego Godin, odisseo

Marinaio d’Ulisse di stanza a Montevideo

picchia Dzyuba per vendicare Trotsky

odiando i giochi avvilenti della gioventù

quando nel Mediterraneo non c’erano palloni

ma sirene e lampi e ciclopi

abbandonati per l’area di rigore

con passione morale e astuzia

desiderio d’essere Obdulio Varela

trinitari legami ed eucarestia brasiliana Continua a leggere

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Uomini d’amore e uomini di merda

No, in questa Italia non era affatto naturale fare quello che hanno fatto i sindaci di Napoli, Palermo, Messina, Reggio Calabria e Taranto, dire no alla chiusura dei porti annunciata da Matteo Salvini, un illusionista che conosce il peggio dell’Italia e lo capitalizza, applicandolo sui corpi dei migranti. La sua idea di chiusura, è una idea bislacca, stupida, contronatura, assurda, che però trova nella maggioranza degli italiani, dalla Lega al Movimento Cinque Stelle (la decisione è condivisa dal ministro Toninelli), ampio riscontro. Continua a leggere

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