Archivi tag: Monica Vitti

Vitti n’attrice

xDue fari abbaglianti, gli occhi di Monica Vitti, gli schermi più grandi che il cinema abbia mai avuto.

Come per Bernard Tapie, il quotidiano “Le Monde” diffuse per errore la notizia della sua morte. Sorrise, scherzò e replicò, ringraziando per averle allungato la vita. L’esistenza è troppo breve per non insegnare la cordialità ai francesi. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , ,

Arpino: minoranza da lettere scontrose

L’Italia degli anni Sessanta del Novecento è, probabilmente, il momento più alto del secolo, per quanto ci riguarda,  almeno per immaginazione e produzione, per politica e dibattito, per cinema e scrittura, per possibilità e libertà, tanto che è irriproducibile. Ma quello che possiamo ancora recuperare e che ci arriva improvviso da diario di quel tempo, un reportage del contesto e delle figure che si muovevano all’interno, è una fotografia di quel decennio, fornita da uno scrittore di confine con tanto vento dentro le pagine. Giovanni Arpino, con le sue “Lettere scontrose” (minimum fax) una raccolta in volume della  rubrica che tenne per il settimanale “Tempo”. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Il Papa fuma, forse perché è giovane

Lenny Belardo (interpretato da Jude Law) è un Papa con molti dubbi, divenuto Pio XIII varcando il soglio pontificio, tiene una prima omelia, gesticolando come un meridionale, e con molto ritardo sul protocollo, che sembra quella di un Lutero che beve Cherry Coke guardando il disegno di un bambino americano che chiede lumi sulla posizione di Dio, forse non trovandola su Google Maps. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Partigiano, pittore, sceneggiatore italiano, una vita difficile, racconterebbe sua esperienza con Alberto Sordi

downloadCominciò ricopiando Pinocchio di Collodi, pagina dopo pagina, a mano, su un quaderno, forse per questo non ha mai perso né umanità né fantasia: Rodolfo Sonego, continuando ad amare le illusioni, per tutta la vita. Il resto l’han fatto Newton e Darwin. Alternando il materialismo e i sentimenti, il pragmatismo dei copioni all’immaginazione che li precede, restituendo la vita reale sullo schermo, persino una settimana in ospedale con sua madre divenne un film di Vittorio De Sica “Una breve vacanza”, perché «Le malattie sono i viaggi dei poveri». Prima pittore poi sceneggiatore, con un pezzo di “vita difficile” da capo partigiano, una biografia comune alla sua generazione, almeno fino a quando, a casa di Sergio Amidei, non incontra Alberto Sordi, e diventano una coppia: aperta, litigiosa, unita dalla diversità. «È una Bovary…». «E che è ‘sta Bovary?». «È una che ha dei sogni segreti, delle fantasie…». Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Le convinzioni dell’umidità

Vorrei tanto raccontarla come Sebald ma non sono Sebald, vorrei anche provarci, perché già solo a dirlo viene bene: Don DeLillo a Capri raccontato da Sebald, ma io non sono Sebald, e se è vero che è brutto non essere visto nei sogni degli altri è ancora più brutto saperli immaginare – i sogni – senza poi avere la volontà di esaudirli. È complicato? Lo so, anche Capri è un posto complicato, come Antonioni e il suo “Deserto rosso”, Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,