Passava la nostra vita, scivolando via nei misteri delle bici. Provando a stare dietro agli scatti in salita di Marco Pantani, e per ogni volta che lui si alzava sui pedali, noi lasciavamo le sedie, le poltrone, i divani, e senza il peso tragico che solo le salite di montagna sanno dare, a tutto, persino ai motociclisti, respiravamo in apnea, insomma, nessuno si sognava nemmeno per un attimo di lasciarlo solo. Ecco era così, almeno a casa mia, e succedeva solo per lui e per la musica classica. Il resto erano banalità. Sì, persino il calcio, allora Maradona aveva smesso, ecco a trovare un legame tra tutto questo, potrei dire Usa ’94, no no che Pasadena e Baggio, prima viene Foxborough in Massachusetts e Maradona con l’efedrina, poi Madonna di Campiglio ’99 con Pantani e l’ematocrito alto e con loro il requiem di Mozart. Continua a leggere →