Sarawak, dal ponte, guardava il filo di terra che era la Somalia vista dall’oceano. Lui e i suoi uomini stavano per assaltare la “Marcos”, un nave cargo, che il radar dava in avvicinamento. Da mesi i giornali di mezzo mondo non parlavano che di loro, a terra, i suoi uomini gli dicevano che c’era un esercito di giornalisti pronti a pagare per dieci minuti di intervista e un altro esercito di uomini pronto ad unirsi alla sua flotta. Continua a leggere