Archivi tag: Oliver Stone

What a Wonderful World

275811681_712100899791118_7555198102833491622_nZelens’kyj pensa al grande futuro dell’Ucraina, divisa in quattro grandi serie: Netflix, Prime, BBC e HBO.

Se Obama per Clint Eastwood era una sedia vuota, Biden corrisponderà a un divano a tre piazze.

Per Putin vale la regola dell’oligarca: quando voi ancora mangiavate con loro le tartine, noi avevamo già ordinato la quarta vodka, urlando merda. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Max Fox: ladro di biblioteche per amore

Cerca la storia del presente Sergio Luzzatto, e la trova attraverso le imprese di Massimo De Caro, un bugiardo, imbroglione, falsario, ladro. Almeno stando al primo livello, poi c’è il resto, c’è la vita e ci sono le relazioni, c’è la biografia e il contesto, e così, questa si trasforma in una storia esemplare, il tentativo di diventare l’opposto di quello che si dovrebbe essere, una metamorfosi, e, poi, di lato, ci sono anche i tormenti dello storico che rischia di seguirlo, scivolando verso le ragioni di una mente perversa. Ecco “Max Fox” (Einaudi), un libro che solo apparentemente è un saggio, in realtà è l’evoluzione narrativa di una storia che poi sarà film, ovvero come Massimo De Caro partendo da una onesta famiglia della borghesia di sinistra arrivi ad essere una sorta di personaggio della serie Ocean’s di Steven Soderbergh o la versione maschile della falsaria interpretata da Melissa McCarthy in “Can You Ever Forgive Me?” (Copia originale). Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Euro 2012 – Come eravamo

Dalla Spagna alla Spagna, un percorso palindromo, quello dell’Italia, una corrida colorata. Siamo stati un corso d’acqua nascosto e imboscato, fino a farci fiume grosso e straripante. E il tragitto verso la coppa è stato così: tortuoso, con pareggi apparentemente appaganti, un salto e poi con le rapide dei rigori contro l’Inghilterra, infine ci siam fatti delta con la Germania non con la Spagna. Dalla prima all’ultima partita c’è la capacità di Prandelli di adattare la squadra al percorso, come un fiume, anzi un fiume, e la forza della squadra di lasciarglielo fare. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Sunset Park, intervista con Paul Auster

Difficile non è sopravvivere alle guerre, ma cancellarne il ricordo. Il reduce è sempre uno straniero, soprattutto rispetto al suo passato. Che sia guerra o dolore quotidiano, è solo una questione di campi larghi, quello che rimane è la ferita. A leggere “Sunset Park” (Einaudi, Premio Napoli 2011), di Paul Auster si capisce che lo scrittore è interessato agli uomini che hanno quella ferita, e che sono finiti di fronte a un baratro, reduci senza guerre. Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , , , , ,

Lewandowski come Natural born killers

Di paragonabile ai nove minuti di Robert Lewandowski contro il Wolfsburg c’è solo l’inizio di “Natural born killers”, che però sono otto: il cinema si sa non ha i tempi morti. Se ricordate il film di Oliver Stone, scritto da Quentin Tarantino, comincia con un uomo (Woody Harrelson) e una donna (Juliette Lewis) in una tavola calda che massacrano tutti tranne uno che gli serve come testimone dell’impresa; Continua a leggere

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , ,