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Massimo Fini: antologia di un altro mondo

2971075Massimo Fini è uno dei pochi temporali giornalistici che hanno attraversato l’Italia. Per capirlo basta leggere o rileggere la sua recente raccolta che mette insieme reportage e interviste: “Il giornalismo fatto in pezzi” (Marsilio) e che pezzi, quasi tutti impensabili oggi, soprattutto per il tempo speso dietro gli intervistati o nell’andare a cercare le storie. Quello di Fini è un tempo lontano e dilatato, un tempo «a fondo perduto» come gli dice Oreste Del Buono che già negli anni settanta aveva capito che ne rimaneva poco per pensare e quindi per scrivere per bene. Oggi si perdono i lettori e non si insegue la qualità, evidentissima nella raccolta, ci sono alcuni “pezzi” altissimi come il reportage tra i contadini pugliesi dopo il rapimento di Aldo Moro che ne disegnano già la beatificazione senza sapere del martirio che sarebbe arrivato dopo; c’è una Milano perduta e non più riedificabile dell’editoria feltrinelliana intrisa di utopia e ricerca, dei bar di Jannacci e Bianciardi, e dei perditempo come Del Buono che hanno regalato ad editoria e giornali idee che oggi ancora si copiano; Continua a leggere

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Wonderful a me?

La scuola l’aveva fatta sul biliardo, e quando ci provava, dopo, si addormentava sulle solite prime due pagine di Umberto Eco, “perché Viola non legge nel senso concretamente semiologico della parola, cioè Viola legge quando telefona Pertini”, diceva Enzo Jannacci del Beppe suo amico, uno che avrebbe dato la sua memoria per la seconda palla di servizio di McEnroe, e comunque lo trovava sempre qualcuno disposto a volergli bene, purtroppo non si trattava né di Faye Dunaway, né di Gianni Agnelli, ma era buono, buono lo stesso per sua stessa ammissione come i panettoni difettati: troppo cotti, troppo crudi o con pioggia eccessiva di canditi. Era così Beppe Viola, entrato alla Rai nel 1961, dopo aver risposto negativamente alla domanda: “Lei è comunista?”; esagerato al punto di poter fare tutto, cercando di battere il record di mancata carriera: Continua a leggere

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